Adriano VI per le missioni in America. 99 Nel dolore sentito da Adriano VI per i pericoli e le perdite della Chiesa nei paesi germanici, furono un conforto il ritorno del patriarca scismatico di Alessandria Teofilo,1 le speranze che parvero aprirsi della riunione dei Russi scismatici2 e la dilatazione del cristianesimo nel nuovo mondo. A promuovere l’azione dei Francescani nelle missioni il papa munì quelli che lavoravano in America di estesi privilegi, per i quali essi stessi eleggevansi il loro superiore ogni tre anni, avevano pieni poteri come il ministro generale e potevano esercitare anche funzioni episcopali in quanto non presupponessero l’ordinazione.3 Questa nuova organizzazione lasciava sperare che ben presto quei popoli, i quali, malgrado una civiltà altamente sviluppata, seguivano un culto idolatrico di sangue, sarebbero liberati dalla notte del paganesimo e guadagnati alla verità del cristianesimo. 1 Rayxaij) 1523, n. 107. Paqtjier, Aléandre 296. 2 Addì 21 maggio 1523 G. M. della Porta annunzia la vittoria sul iSickin-gen e aggiunge : * « Par pur che Dio voglia aiutar la religione Christiana, che in questo tempo medesimo gli Moschoviti offeriscono a N. S. voler lasciar in tutto e per tutto ile loro eresie et redursi sotto la total ubedlienza de la (Sede Ap., dal quale non vogliono di sorte alcuna altro privilegio salvo chel loro prencipe sia creato et nominato re». Archivio di Stato in Firenze. 3 Wadding XVI2 136 s. Hofler 173. Mejer, Propaganda I, 301 s. Hek-naez, Colec. d. bullas rei. a la iglesia de America I, 332. Adriano VI protesse anche altrimenti i Francescani e altrettanto i Domenicani ; vedi Wadding XVI2, 148, 561 ; Bull. ord. praed. IV, 408, 410 s. Un caso unico è la nomina (l'un inquisitore laico nella persona di Francesco van der Hulst compiuta da Adriano VI, che però avvenne con importanti limitazioni, specialmente a tutela dei diritti dei vescovi ; vedi de Hoop-Scheffer, Kerkhervorming in Ne-derland (1873) 181 s. e Finke in Sist. Jahrb. XIV, 337 s.