602 Libro III. Clemente VII. 1523-1534. Capitolo 15 d. frugale pasto meridiano quando arrivò lo scritto : non differirono un minuto ad obbedire al comando del Capo della Chiesa. Senza toccare il cibo, essi in numero di 30, a due a due, portando avanti la croce, mossero per la città alla volta di S. Lorenzo fuori le mura, dove trovarono amichevole accoglienza. Mentre la maggioranza vi rimase provvisoriamente, alcuni, per es. Giovanni da Fano, andarono nell’alta Italia per fondarvi nuove case e così in fine la loro sorte avversa tornò a utile dei Cappuccini. L’espulsione dei benemeriti religiosi da Roma suscitò una tempesta d’indignazione nel popolo, che li aveva imparati ad apprezzare specialmente per la cura agli infermi, e l’eremita Brandano, noto fin dai tempi del Sacco, si fece l’interprete della pubblica opinione esclamando: tutti i cattivi, tutti i viziosi possono venire a Roma, donde vengono cacciati i buoni e i virtuosi.1 Insieme nella nobiltà romana sorsero dei potenti intercessori per gli espulsi, chè precisamente l’estrema povertà e l’assoluto disprezzo del mondo praticato dai Cappuccini avevano prodotto un’impressione incancellabile nei più nobili dei circoli più elevati. Vittoria Colonna accorse da Marino: essa e Camillo Orsini fecero a Clemente VII osservazioni quanto coraggióse altrettanto pressanti. Anche Caterina Cibo si mise in Viaggio per Roma: quando vi giunse, Clemente VII aveva già concesso il ritorno dei Cappuccini in città.- Così era felicemente superata anche questa tempesta. Di più gravi ancora dovevano levarsi sotto il pontificato del successore di Clemente, ma esse pure passarono e per la Chiesa risultò nel-l’Ordine cappuccino un potente istrumento per la riforma e restaurazione dei secoli XVI e XVII. Pure poverissimi, essi furono i veri i * « Come i frati Capuceinl per una grave persecutione furono discacciati dell'alma città di Roma al tempo di Clemente VII». * Cronica del P. Bernardino da Coi.pktra7.zo I (il profeta ivi è detto Meo Sanese detto il Brandano. il quale era romito del Sacco) e M attui as de Salo, * flint. Capuo. I. 195 ss. Ivi si dice espressamente: erano da trenta frati. Bernardino da Coi.petrazzo parla di 150, che Lodovico aveva fatto venire In antecedenza a Roma per pochi di, notizia accolta da Boverius I, 190. Matthias de ¡Salo narra ancora che l’ordine del papa fu eseguito più rigorosamente di quel che suonasse originariamente. * « Hebbe [il generale degU Osservanti] pertanto da quanti prencipi erano amorevoli della religione lettere in favore a S. S*‘ et il mezo di molti cardinali della corte e quello singolarmente del protettore, e tanta ftì l’instanza et importunità sua, che il pontefice stimò di non poter resistere e lasciosl uscir dì bocca che i Oapuccini fossero mandati fuor di Roma, il che ft> esseguito molto più rigorosamente di quello che di pontefice ne intendeva ne detto haveva. Imperochè accesa la candela fù intimato a Oapuccini che prima che ella finisce fossero fuori di Roma ». Archivio generile dell’Or-dine dei Cappuccini in Roma. - Quanto sopra è secondo Bernardino da Colpet razzo, * Cronica. Mat-tuias de Salo * Hist. Capuc. I, 282 narra che l'amore del popolo era si grande che ai padri cacciati vennero portate in S. Lorenzo più cititi rie, che non fossero mai state loro donate in Roma. V. anche Feliciangeli, Cat. Cibo 101 s.