Formazione della lega di Cognac. 197 20 aprile fu nominato nunzio ordinario alla corte francese anche il fiorentino Roberto Acciaiuoli.1 Capino potè a stento viaggiare colla celerità che bastasse al papa. Per sicurezza egli indirizzava le sue lettere ad un mercante di Roma.2 Sulla fine di marzo arrivò alla corte di Francesco I, dove contemporaneamente comparve Andrea Rosso come rappresentante di Venezia. Il re accolse assai cortesemente il Capino e assicurò di essere propenso a far di tutto perchè Carlo V ¡non soggiogasse l’Italia; risposta precisa e determinata doveva essere comunicata subito dopo le feste.3 II lunedì di Pasqua, 2 aprile, cominciarono le vere trattative4 e già agli 8 di aprile il Capino poteva annunciare che il re era guadagnato per la lega e che Venezia e il papa avrebbero soltanto da mandare i pieni poteri per la conclusione dell’alleanza. 6 La novella che Francesco I era pronto ad appoggiare l’opera « della liberazione d’Italia » dagli imperiali ed a venire al soccorso di Francesco Sforza assediato dagli Spagnoli nel castello di Milano, mise in una potente commozione tutti quelli che erano iniziati in questo piano. Da questo momento la grande alleanza contro l’imperatore non era più che questione di tempo ; che se questa divenne un fatto compiuto soltanto il 22 maggio, ciò dipese dalla lentezza delle comunicazioni d’allora e dalla reciproca diffidenza dei contraenti.0 Per quanto tutti i nemici dell’imperatore desiderassero la guerra, pure nessuno voleva sostenere la parte prima e più essenziale. Non senza fondamento gli Italiani erano sempre pieni di diffidenza verso la Francia e perciò bramavano di premunirsi contro un’esitanza di Francesco I mediante l’ingresso dell’Inghilterra nella lega, ma Enrico Vili pretese che l’alleanza venisse conclusa in Inghilterra, per cui sarebbesi dovuto perdere un tempo prezioso. In tutti i modi però richiedevasi un pronto agire poiché appunto allora l’esercito imperiale trovavasi in una condizione disperata per mancanza di denari e di viveri, e dacché Enrico persistette nella sua richiesta, si dovette rinunciare all’accessione dell’Inghilterra.7 zaga in un * dispaccio del 9 marzo 1520. Il medesimo informa il 19 aprile che il papa nella notte aveva ricevuto lettere del Capino ; che il Capino annunciava i sentimenti amichevoli di Francesco I, nulla però di speciale. Archivio Gonzaga in Mantova. 1 Piepeb, Kuntiuturen 82 s. e Fraikin 12 s. 2 Santjto XX/I, 68, 133, 157, 178. 3 Relazione del Capino presso Fraikin 7 s. nella minuta originale (Lett. dal 1526 al 27) nell’Archivio Ricci essa è invece datata dal 22 marzo 1526. * Sanuto XLI, 190 ss. ; cfr. Jacqueton 269. 5 Relazione del Capino dell’8 aprile 1526 presso Fraikin 8 s. 6 Cfr. Baumgabten, Karl V. II, 500; Professioni:, Val trattato di Madrid 12. 7 Hellwig 14-15. Baumgarten, Karl V. II, 482.