Adriano VI e Carlo V. 109 fece imprigionare le genti del cardinale e confiscarne gli averi, incorrendo così nella scomunica comminata a coloro che recavano impedimento a quelli che andavano a Roma. Oltre a ciò il Calstelnau era non soltanto ambasciatore del re francese, ma cardinale e legato d’Avignone. Era quindi stato direttamente provocato il papa e poiché s’erano addimostrati infruttuosi i buoni trattamenti, Adriano pronunziò la scomunica contro Manuel e chiese che l’imperatore lo sconfessasse. L’umore eccitato di Carlo V crebbe di molto a causa delle trattative corse sull’affare.1 Malgrado gli incidenti avvenuti Adriano sperava sempre che il già suo discepolo cambierebbe di sentimento. Allo scopo di guadagnarlo alla causa comune della cristianità egli avevagli destinato la spada benedetta a Natale, che i papi solevano mandare ai difensori della fede. La solennità venne turbata da una disgrazia : l’architrave dell’ingresso alla cappella Sistina precipitò schiacciando uno svizzero in prossimità del papa. 2 Ai 10 di dicembre del 1522 Adriano aveva già energicamente richiamato di nuovo l’attenzione del doge sul crescente 'pericolo turco esortandolo a mezzo del nunzio Altobello a prestare aiuto.3 Il 1° gennaio 1523 Adriano VI comunicava all’imperatore che Francesco aveva dato al proprio ambasciatore i pieni poteri per concludere la pace ; che però prima di ottenerla bisognava si verificasse un armistizio di tre anni; egli sperava che Carlo vi acconsentirebbe essendo ciò più necessario che mai a cagione del pericolo turco.4 Era appena spedita la lettera, che giunse la nuova avere gli imperiali messo a sacco S. Giovanni nello Stato pontificio e fatto prigioniero quel commissario papale. Adriano, del resto sì tranquillo, ne fu indescrivibilmente turbato; mandò a chiamare subito Lope Hurtado de Mendoza e gli dichiarò ; solo la sua grande 1 Ofr. Gachabd, Corresp. 139 s., 153 s., 160, 185 ; Santjto XXXIII, 580 s. ; Lett. d. pi-ine. I, 10i> ; Lepitre 301 s. Quanto all’umore irritato di Carlo V cfr. la sua lettera a Sessa presso Bergenroth II, n. 521. Dalla * lettera di Manuel a Carlo V dell’ottobre 1522 (Biblioteca de la Acad. d. Histo-r 1 a a Madrid) io ricavai l’interessante fatto che egli aveva consigliato l'imperatore a non dar alcun salvacondotto al Cardinal Castelnau. 2 Lett. d. prino. I, 110. -Sanuto XXXIII, 561. Brewer III, 2, n. 2763. Ortiz presso Bubmann 205. Jovius, Vita Adriani VI (cfr. Steinmann, Sixtima I, 166). * Lettera di L. Cati del 26 dicembre 1522 all’A rchivio di Stato in Modena. * Lettera di A. Germanello del 29 dicembre 1522 nell’ Archivio Gonzaga in Mantova (v. App. n. 76 e 77). L’8 giugno 1523 gli inviati fiorentini notificano da Valladolid : * « Hiermattina nella chiesa di S. Paolo con solenne ceremonie prese questa Mtà la spada et el capello mandati dalla S. di N. S. ». Archivio di Stato in Firenze. 3 * Breve del 10 dicembre 1522. Originale nell’A rchivio segreto Pontificio. Areli. s. Angeli Arm. IV c. n n. 31. Ibid. n. 32 un «breve al Cardinal Medici del 10 dicembre 1522: aiuti l’Ungheria. 4 Bergenboth II, n. 518.