Attacco alla Città Leonina. 255 mente fino alle mura presso porta Torrione, non lungi dal luogo, dove più tardi sorsero il giardino e la villa Cesi (ora collegio S. Monica). 1 Qui si trovava un punto molto mal difeso, che rendeva facile l’ingresso.2 Uno dei primi aggressori a cadere fu il Bourbon, che temerariamente slanciavasi avanti : una palla lo distese a terra : :>enchè ferito a morte, ebbe ancora la presenza di spirito di pregare i circostanti di coprire il suo corpo con un mantello.3 Tuttavia la sorte del comandante supremo si divulgò tosto fra gli imperiali destando sorpresa e terrore in misura tale, che nel combattimento subentrò una pausa. Ma tosto gli assalitori si riebbero ed anelanti alla vendetta si slanciarono di nuovo contro le mura micidiali. Questa volta l’impresa azzardosa riuscì, favorita dalla nebbia, che si era tanto spessita, che appena si poteva riconoscere un vicino; in conseguenza di ciò anche i cannoni di castel S. Angelo furono completamente impossibilitati di partecipare al combattimento. 4 Verso le 6 del mattino5 gli Spagnoli riuscirono ad 1 Ingresso attuale Via S. Uffizio 1. 2 Secondo D. Venier (Sanuto XLV, 214) qui mancava persino un tratto di muraglia : ad ogni modo 51 luogo era difeso affatto insufficientemente. Ofr. Vettori presso Milanesi 433 e L. Guicciardini ibid. 183 s., 190. . 3 Le circostanze più particolareggiate della morte del Bourbon furono diversamente narrate già dai contemporanei meglio informati (cfr. relazione del Naselli de! 14 maggio 1527 in Archiv, di Hormayr 1812, 437); la pili parte '’elle fonti dicono che la palla micidiale fosse penetrata nell'addome (Orano 1. 251); io trovo però anche altri dati, come infatti Cornelio de Fine nel suo *Diario (Biblioteca nazionale di P a r i g i ) dice espressamente : ietti iinius hombardae percussus in capite inter palpebrali dicm kiiuni dauKit. La relazione francese (pubblicata presso Droysen, Zeitgenössische Berichte 2) fa penetrare la palla nella fronte; così pure la lettera del Salvia ti (vedi in A]»p. n. Ufi. Archivio segreto pontificio). Che non un colpo di archibugio, come affermano molte fonti, ma una palla da cannone atterrò il Bourbon, lo dice anche la relazione presso Sanuto XLV, 145, però ivi si legge : « li l*>rtò ria la costa sinistra et tutti li intestini ». Le diverse dichiarazioni sul luogo della ferita si possono accordare, perchè un testimone oculare avrebbe veduto l'ei Bourbon tre ferite ; vedi Sanuto XLV, 87. Che B. Cellini si arrogasse a torto 'luesto colpo maestro, che è attribuito anche ad altri, è fin «ri di dubbio; cfr. Cancellieri, Mercato 242 s. e le opere citate dall’ORAiio I, 252; vedi anche Lebey 428 s. Intorno al luogo dove cadde il Bourbon, non può esservi nessuna divergenza '•opinioni (vedi Gregorovius IY. 749, n. 108). Si fanno diversi nomi della chiesa, nella quale egli fu portato e dove morì; ma fu certo la Sistina; vedi Barthold 450 nota e Sanuto XLV, 418. 4 C'ir, le relazioni presso Villa, Asalto 141; Sanuto XLV, 143 s., 105, 168; Jovrus, Columrui 165; Celebrino 12s. e Cornelio de Bine, che Bel suo * Diario intorno all« nebbia nota espressamente, che la medesima era stata tanto fitta * « ita quod videri vix poterai qui stabat cum alio milite facie ad faciem et Romani non poterant amplius tormentis bellici» hostes laedere, f;»iia nihil videbant ». Biblioteca Nazionale di Parigi. 5 * < Initum fuit certamen », dice Cornelio de Fine, « in aurora ante octa-vam horam [secondo il calcolo italiano; secondo il nostro alle 4 del mattino] P°stquam certatum esset ferme per duas horas. Imperiales habuerunt vieto-