170 Libro III. Clemente VII. 1523-1534. Capitolo 1. nondimeno il suo dovere come comun padre di tutti esige un contegno il più neutrale possibile, affinchè nella mediazione della pace tanto necessaria alla cristianità a niuno appaia come parte e tanto più prontamente trovi ascolto quando chiami alla guerra contro i Turchi.1 Nel maggio peggiorò ancora sensibilmente la posizione dei Francesi nella Lombardia: in Roma gli imperiali celebrarono ostentatamente delle feste trionfali.2 Il 17 maggio morì l’antice-sareo cardinale Soderini e nello stesso tempo cadde in disgrazia del papa il Carpi. Ancor più adirato era Clemente col duca di Ferrara, che cercava di provocare dissidio fra lui e Carlo V e minacciava Modena. Ma anche del Sessa il pontefice era scontento al sommo poiché il medesimo intrigava contro di lui a Siena.3 Ai primi di giugno Clemente diresse a Francesco I un’esortazione alla pace, dove rilevava come in vista delle mutate circostanze fosse indispensabile che il re cedesse.4 Fin dal 16 di giugno il Schonberg tornava a Roma e il Sessa giudicava, che ciò ch’egli portava dalla Francia non valesse le spese del suo viaggio.8 Frattanto Carlo V erasi deciso di ottenere la pace colla forza e di inseguire nel loro proprio paese i Francesi che si ritiravano dall’Italia. Nel luglio gli imperiali invadevano la Provenza. In questo momento sommamente pericoloso Francesco I non si perdette d’animo : ancora nel detto mese Bernardino della Barba portò a Roma la nuova, che il re divisava di mettersi personalmente in marcia col suo esercito per l’Italia superiore.6 II papa anche ora rimase neutrale e continuò i suoi sforzi per la pace. Il 12 agosto giungeva a Roma7 de la Roche, il nuovo ambasciatore deH’imperatore. Secondato dal Sessa, egli cercò d’indurre il 1 Kaynald 1524. n. 78-80. Ofr. Ehses, Politile Klement' VII. 566; v. anche ibid. 574 sulla istruzione per il nunzio inglese Melchiorre Lang. 2 * Diario Cornelio de Fine alla Nazionale di Parigi. s ** Relazione cifrata di B. Castiglione a Calandra del 25 maggio 1524 nell’A rchivio Gonzaga in Mantova. •* Balan Mona. saec. XVI. 23-24; cfr. Ehses loc. cit. 570. « iSerassi I, 122. Bkrgenbotk II, n. 663 ; cfr. 655, 656. Vedi anche la * relazione di G. de’ Medici in data di Roma 17 giugno 1524 ( * a II rev. arcivescovo di Capua arivò heri sera di notte... Ititragho è tornato senza conclusione ; causa ne è il re de Inghilterra più che alchuno altro »). Archivio di Stato in Firenze. 6 Serassi I, 126, 138 : cfr. Ehses loc. cit. 580. i II 4 agosto 1524 il Castiglione riferiva al suo marchese : * « Fra quattro dì se aspetta mons. della Rocehia e per il camino se li fanno le spese et onor grandissimo » (Archivio Gonzaga in Mantova). Cfr. le lettere stampate presso ‘Serassi I, 137. L’arrivo al 12 l'annunziano il Sessa, (Grethen 42; Sanuto XXXVI, 535); ‘lettera del Schonberg a G. Salamanca in data di Roma ur palai, a post. 15 agosto 1524 (Archivio di Stato in Vienna) e G. de’ Medici in un » dispaccio del 12 agosto 1524 (Archivio di Stato in Firenze). Vedi anche il * Diario di Cornelio de Fine nella Biblioteca Nazionale di Parigi.