168 Libro III. Clemente VII. 1623-1534. Capitolo 1. il quale, secondo lui, era attaccato all’imperatore, ma faceva di continuo l’occhiolino alla Francia. Quanto più egli esercitava pressione, tanto più Clemente VII diventava riservato.1 Nè fu più felice un nuovo ambasciatore di Carlo V, Adriano de Croy. Appunto come neutrale, dichiarava il papa, io potrò influire nel miglior modo per la pace.2 Lo confermarono in questa neutralità le minacciose notizie, che proprio nella primavera del 1524 arrivarono sui progressi del Luteranesimo in Germania e sul crescente pericolo dei Turchi.3 Gli pareva intollerabile che alla vista di tali pericoli le potenze cristiane si dilaniassero vicendevolmente: per lo meno sperava di poter condurre in porto un armistizio per mezzo dei suoi diplomatici. Già l’8 dicembre 1523 Clemente aveva inviato nella Spagna all’imperatore il suo camerlengo Bernardino della Barba per proporre la sua mediazione di pace.4 Una discussione, che ebbe luogo in concistoro il 9 marzo 1524 sui mezzi per arrivare alla tanto necessaria pace mondiale,“ ebbe il risultato, che Niccolò di Schòn-berg avrebbe visitato le corti di Francia, Spagna ed Inghilterra. L’11 marzo egli mettevasi già in viaggio, non proprio di buona voglia,- perchè era ben conscio della difficoltà del suo incarico6 ed ora ogni influenza doveva toccare al Giberti.7 L’istruzione pel Schonberg non lascia dubbio alcuno sulla volontà seria del papa di avviare ad una pace. Il Schonberg viaggiò molto celermente : alla fine di marzo era a Blois, dove si trattenne sino all’11 aprile. Dopo d’avere trattato con Carlo V a Burgos, si recò di nuovo a Blois e di qui TU maggio a Londra.8 naio 1524 due. 24000 Paulo Vietori capit. pro subvent. belli in Lombardia. Sulla strettezza finanziaria di Clemente VII vedi anche la relazione del Castiglione del 7 marzo 1524 (Delle Esenzioni 57) e la lettera del 4 maggio 1524 presso 11‘. Runa], Tre lettere ili Alessandro de’ Pazzi (Per nozze), Firenze 1898, 14. Il- 26 dicembre 1524 Fr. Gonzaga riferisce in termini forti sulla strettezza pecuniaria del papa. Archivio Gonzaga in Mantova, i Bergenroth II, n. 019. , 2 Bergenroth II. il. 617, 624. San uto XXXVI, 19, 27, 42. Grethen 30 s. 3 Cfr. i * dispacci di G. de’ Medici del 15 e 20 febbraio, 19 marzo 1524 (A r -c bivio di Stato in Firenze); Sanuto XXXV, 345 e Acta consist. presso Kalkoff, Forsch. 87. * Cfr. Ehses, Politik Klemens' VII. 571. La data della partenza del Barba C- indicata secondo la * lettera del viceré di Napoli all’imperatore in data di 1 avia 20 dicembre 1523 nell’A rchivio di Stato in Bruxelles, Corresp. de Charles V avec Vltalie I. s » .4c/o consist. nell’A rchivio concistoriale del Vaticano, o Cfr. la relazione in Notizenblatt zum Archiv für österr. Gesch. 1858 181. ■? La data finora incerta della partenza si ricava da una * lettera di B. Castiglione a Mario Equicola in data di Roma 12 mrzo 1524: «L’arcivescovo i> andato mal voluntieri. M. Giov. Matteo resta pur patrone d'ogni cosa ». Biblioteca di Mantova. » Tutti i maggiori particolari sulla missione del ¡Schönberg trovansi nella monografia sommamente pregevole delTEiisEs, Politik Klemens’ TII. in IIist.