158 Libro III. Clemente VII. 1528-1534. Capitolo 1. La risoluzione definitiva fu apportata dal fatto, che da ultimo il Cardinal Colonna smise la sua opposizione al Medici. Questo cambiamento d’opinione avvenne perchè il Colonna si ruppe coi suoi amici francesi, quando questi ricusarono di eleggere il laco-bazzi di parte imperiale. Allora, poiché ai più vecchi la permanenza nell’ammorbato conclave riesciva sempre più gravosa, uno dei cardinali francesi, Francesco de Clermont, andò tant’oltre da proporre la scelta del cardinale Orsini ostile tanto ai Colonna che all’imperatore. Il Medici fece mostra di spalleggiare quest’antico amico della sua famiglia. Allora il Colonna, atterrito all’estremo, capì di dover cedere, a ciò consigliandolo anche suo fratello, che si trovava al servizio dell’imperatore. Egli si unì col Medici, il quale gli promise la grazia al Soderini1 e vantaggi personali. Questa unione dei due avversarii, che sì a lungo s’erano combattuti, seguì la sera del 17 novembre. Ora il Colonna attirossi tosto un certo numero di cardinali, da prima il suo amico Iacobazzi, poi Cornaro e Pisano, indi Grassis, Ferreri ed altri. Disponendo adesso il Medici di oltre ventisette voci la sua nomina era decisa. Nello stesso dì 18 novembre, due anni addietro egli era entrato in Milano. La pubblicazione del nuovo papa venne per altro differita, perchè prima ancora dove-vasi fissare la grazia del Soderini e sottoscrivere la capitolazione elettorale. Quest’ultima disponeva, che i benefizi occupati dal papa come cardinale dovessero ripartirsi fra i suoi elettori. A questo punto anche i dodici francesi smisero siccome inutile ogni ulteriore opposizione pubblica. La mattina del 19 novembre per maggior sicurezza si rifece l’elezione8 e in seguito a ciò Giulio de’ Medici SI ottobre presso iSanuto XXXV, 136, 169, 11 iMedici avrebbe fatto al re di Francia promesse tanto ampie da sembrare per sè stesse incredibili ; inoltre queste promesse non possono assolutamente mettersi d’accordo coi posteriori conati di Francesco I per ottenere il riconoscimento papale di signore di Milano. Più verisimiglianza ha la supposizione del Grethen 22, che il Medici si fosse obbligato alla neutralità. T-. di Canossa subito dopo la morte di Adriano VX aveva cercato di annodare pratiche col Cardinal Medici, ma il cardinale non vi si lasciò tirare. Vedi la * lettera del Canossa a Francesco I del 20 ottobre 1523. Biblioteca Capitolare di Verona. 1 Cfr. Epifanio in Atti d. congresso internae. di scienze storiche III Roma 1900, 419 ss. 2 Sulla piega decisiva che condusse all’elezione del Medici, le migliori fonti concordano sostanzialmente così che vanno rigettate le differenti asser- zioni del ragguaglio, per altro di molto valore, di Blasius db Martineixis (presso Greighton V, 325 s.) ; oltre Guicciardini XV, 3 e Jovius, Pomp. Co-lumna 151 s., cfr. specialmente le relazioni fiorentine nel Giorn. d. Archivi Toscani II, 117 s., 122 s. e presso Petrucoeij.i I, 550, le veneziane presso' Sanuto XXXV, 207, 225, quelle portoghesi in Corp. dipi. Port. II, 178 s.. 180 s., 198 s., le * lettere di V. Albergati del 18 e 19 novembre 1523 (Archi- vio di Stato in Bologna), la lettera dell’ambasciatore inglese in State Papers, Henry Vili. Foreign VI, 195 ss. e presso Brevver III 2, n. 3592, la