Vita precedente di Adriano VI. 29 solo e un’anima sola quando trattavasi della causa della Chiesa.1 Come lo Ximenes, così anche Adriano, che nella controversia di Reuchlin coi Domenicani di Colonia era stato dalla parte di que-st’ultimi,2 pensava, che il rinnovamento religioso e morale dovesse rigorosamente seguire secondo gli antichi comprovati principi della Chiesa entro l’ordinamento esìstente delle cose. Attorno allo Ximenes, capo della riforma ecclesiastica spagnola, schieravansi tre uomini affini di spirito, coi quali entrò in stretta relazione anche il cardinale di Tortosa: il domenicano Juan Alvarez di Toledo, figlio del duca d’Alba, il giurista Tommaso Gazzella oriundo di Gaeta e il nunzio Gian Pietro Caraffa molto amico dell’ultimo.3 Morto l’8 novembre del 1517 lo Ximenes, il cardinale di Tortosa diresse da solo il governo fino alla venuta seguita poco dopo del re. Carlo addimostrò al suo antico maestro grande fiducia, se ne servì più volte in difficili negozi e diede ripetutamente ascolto deferente ai consigli di lui. Così Adriano, che ai 3 di marzo del 1518 diventò inquisitore generale anche di Castiglia e Leon, riuscì a distogliere il giovane monarca dall’acconsentire a una richiesta delle Cortes di Aragona, per la quale dovevasi cambiare sostanzialmente il modo fino allora in uso nei processi dell’inquisizione. * Adriano s’era dichiarato fin dal principio contro gli errori di Lutero. Allorché l’università di Lovanio chiese all’antico suo rettore un parere circa le nuove dottrine esposte dal professore witten-berghese, egli in una lettera destinata alla pubblicità, notò, che erano eresie così madornali da potersene appena credere capace uno scolaro di teologia, ma mentre esortava a condannarle Adriano inculcava insieme, che si badasse bene a che le parole di Lutero venissero riportate esattamente.5 Durante la dieta di Worms Adriano incitò fortemente l’imperatore alla protezione della Chiesa.8 Quando era in questione la causa della fede Adriano era oltremodo rigido, egli, che nel resto addimostrava una straordinaria bontà di cuore, di cui diede ripetutamente belle prove. Allorquando 1 li vescovo di Badajoz aveva scritto allo Ximenes con molti elogi di Adriano (Bull. d. I. commiss, d'hist. X, 8) e così avviata la relazione fra 1 due. 2 Geiger, Reuchlin 421 s., 441. 451. 3 Cfr. * Caraccioix», Vita di Paolo IV. I, 8-9. Biblioteca Casa nati- n s e a Roma. * Cfr. Gachard, Corresp. 236 ; Lepitre 162 ss. Ivi è anche rettificata l'esposizione del Llorexte su Adriano come Inquisitore. Adriano nomimi il primo inquisitore per l’America; vedi J. Tero-io Medina, Hist. d. trib. d. 8. Oficio cn Chile (Santiago 1890). 5 Burmasn 447; cfr. Kalxoff, Forschungen 189 s. V. anche Bottemaske, Oc bricf v. d. Kard. v. Tortosa (tati de theol. f fi cult cit r. Leuven nella rivista ,lr Katholiek (Leiden 1882) LXXXII, 1 ss. 8 Gachard, Corresp. 244 ss. Lepitre 167.