I partiti nel Sacro Collegio. 5 Vaticano, come in particolare delle tiare, mitre, croci, pettorali e pietre preziose di Leone X; da esso risulta essere almeno una forte esagerazione 1 la notizia corrente, che Lucrezia Salviati, sorella di Leone, abbia saccheggiato completamente il Vaticano.2 Peggiore delle turbolenze politiche e della mancanza di denaro era la condizione morale del Collegio cardinalizio, il quale, in maggioranza fattosi del tutto mondano, non offriva che un quadro troppo fedele di quella divisione e ostilità che allora dissolvevano l’Italia e il mondo intiero.a La scissione e il parteggiare degli elettori era sì grande, Che molti credevano prossimo uno scisma. 4 Manuel, l’ambasciatore di Carlo V, designa siccome di sicuri sentimenti imperiali i cardinali Vich, Valle, Piccolomini, Iacobazzi, Campegio, Pucci, Farnese, Schinner e Medici, sospetti i tre Veneziani Grimani, Cornaro e Pisani con Fieschi, Monte, Grassis e il Caetano, decisi awersarii Accolti e Soderini.5 Il capo degli imperiali era il Cardinal vicecancelliere Giulio de’ Medici giunto a Roma fin dalPll dicembre 1521, col quale però non stavano tutti, ma solo una parte dei cardinali imperiali e dei più giovani nominati da Leone X.6 A favore del vicecancelliere pesavano la straordinaria autorità, che godeva siccome presunto direttore assoluto della politica di Leone X, la sua relazione con Firenze e le sue ricchezze, che potevano rimediare alla penuria finanziaria della Camera apostolica.7 Per l’elezione del Medici lavorava con tutte le forze l’ambasciatore imperiale aiutato dal rappresentante del Portogallo e dalla repubblica fiorentina, sebbene non soltanto il partito veneziano-francese, ma eziandio tutti i cardinali anziani s’opponessero a questa candidatura. Questi ultimi, molti dei quali agognavano essi stessi la tiara, facevano valere che non potevasi eleggere alcuno, il quale fosse più giovane di 1 Nell’inventario deUe gioie di Leone X (* Inventario havuto da il. Barth. a Bilticna guardaroba di P. Leone X. a di 6 di decembre 1521 : Archivio di Stato in Roma) non sono segnati pezzi mancanti; le aggiunte all'* Inventario delle robbe nella /oraria di P. Leone X. notano in varli punti «lei pezzi mancanti colla indicazione di dove andassero a finire (per es. da Serapica, da Maddalena de’ Medici), ma di Lucrezia non si fa il nome. Che venissero rubati degli oggetti della guardaroba