Pacificazione dello Stato pontificio. 105 Alfonso duca di Ferrara sia Francesco Maria della Rovere d’Ur-bino, che si riconciliarono pienamente colla Santa Sede. Il figlio d’Alfonso era venuto fin dal 17 settembre 1522 a Roma,1 dove cominciarono tosto le trattative per l’assoluzione e la nuova investitura feudale del padre,2 che condussero allo scopo con rapidità sorprendente giacché fin dal 17 ottobre tutto era stato messo in ordine. Nell’investitura del ducato di Ferrara furono compresi anche S. Felice e Finale in Romagna,3 anzi Adriano mostrò inclinazione a ridare al duca eziandio Modena e Reggio, ma non se ne fece nulla per l’opposizione dei cardinali.4 Secondo Contarmi Adriano avrebbe avuto anche il fermo proposito di restituire ai Veneziani Ravenna e Cervia. A favore della credibilità di questa notizia parla la circostanza, che il papa aveva in orrore la eccessiva tendenza del clero ai beni mondani: guardando le cose da questo punto di vista di alta idealità egli scorgeva in uno Stato pontificio grande un male, che deviava i papi dalla loro vera missione.6 Trascinaronsi più in lungo le trattative con Francesco Maria della Rovere, che dietro raccomandazione del Sacro Collegio8 era stato assolto da tutte le censure fin dall’ll maggio 1522: 7 la conclusione definitiva della pace con lui avvenne .soltanto quando egli comparve personalmente in Roma addì 18 marzo 1523.8 Francesco Maria riebbe l’investitura feudale del ducato d’Urbino eccettuatone Montefeltro, feudo che rimase ai Fiorentini, ai quali 1 * Lettera di G. de’ Medici del 17 settembre 1522 all’A rchivio di Stato in Firenze e * Diarium di Blasius de Martinkllis nell’A r -chivio segreto pontificio. 2 * Lettere di G. de’ Medici ¡del 5 e 12 ottobre 1522 nell’Archivio di Stato in Firenze. Cfr. Balan, Storia VI, 64. 3 Tiikixer, Cod. dipi. Ili 528s.; cfr. v. Domarus in Bist. Jahrb. XVI, 73; v. anche ISanuto XXXIII, 482 s. 4 -Gfr. * lett. di L. Catl del 30 dicembre 1522 nell’A rchivio di Stato in Modena; * A et a cornisi. del 23 gennaio 1523 (Archivio concistoriale del Vaticano); Guicciardini XV, 1. 5 Bkosch, Kirchenstaat I, 72. Difficilmente hanno fondamento i dubbii di Hergenrüther, Konziliengeschichte IX, 283. 6 Gfr. il * breve di Adriano VI dell’8 maggio 1522 in App. n. 68. Archivio segreto pontificio. 7 Sanuto XXXIII, 3133 s. Nell’Archivio di Stato in Firenze, I rb. eccl. sta un * breve del 30 agosto 1522, in cui si accoglie la scusa del duca, che non poteva venire a Soma per malattia. Con due * brevi del 1° dicembre 1522 Adriano prega il duca d’aiuto per l’impcesa contro Rimini. Egli poi ringrazia di questo aiuto 11 duca addi 23 dicembre, la duchessa il 24 dicembre 1522 e ripete il suo ringraziamento in un * breve del 9 gennaio 1523. Tutti questi * brevi nell’A rchivio di Stato in Firenze. 8 V. * lettere di G. de’ Medici del 18 marzo 1523 (Archivio di Stato in Firenze) e di * Andrea Piperario dello stesso di nell’A rchivio Gonzaga in Mantova. Francesco Maria d’Urbino ebbe udienza il 20 marzo. * Diarium di Blasius de Martinellis all’Archivio segreto pontificio.