6 Libro II. Adriano VI. 1522-1523. Capitolo 1. 50 anni. Da altra parte si faceva osservare quanto sarebbe dannoso e pericoloso che si avesse ancora un papa della medesima famiglia e che per tal via la maggiore delle dignità diventasse ereditaria. Parecchi dai sentimenti imperiali non ne volevano sapere del Medici per la ragione che il Cardinal Colonna andava sempre più rivelandosi deciso avversario di lui.1 A tutti questi nemici si aggiungevano poi i cardinali, che per una ragione o per l’altra erano stati malcontenti di Leone X. Col Colonna era a capo degli oppositori il Cardinal Soderini.2 Dalla scoperta della congiura Pe-trucci costui aveva vissuto in esilio serbando rancore ed ora dichiarava apertamente, che farebbe di tutto perchè si impedisse un ritorno della tirannia medicea.3 In tutto il Medici poteva contare solidamente su 15 o 16 voci : 4 tutte le altre erano contro di lui. Per quanto fossero pur discordi fra di loro, questi oppositori s’accordavano sul punto, che per nessun caso avesse ancora una volta a salire sulla cattedra di Pietro un papa fiorentino.5 Con non minor zelo del Medici aspirava alla tiara l’ambizioso cardinale Wolsey dimorante in Inghilterra il quale disse di volere impiegare 100,000 ducati per raggiungere la meta. Il gabinetto inglese, anzi il re stesso assediarono formalmente l’imperatore perchè aderisse a questa candidatura. L’accorto habsburghese diede le migliori assicurazioni,6 ma nulla fece di serio. Così come stavano le 1 Guicciardini XIV, 4. Sanuto XXXII, 260, 288. Krafft, Briefe 33. * « Colonna si è scoperto nemico capitalissimo di Medici » riferisce Giov. Maria della Porta in una * lettera in data di Roma 25 dicembre 1521. Archivio di Stato in Firenze, Urbino 132. 2 Cfr. la * relazione di N. Raince del 10 gennaio 1522, Beili. 8500, f. 91 s. e Fontanieu 191, f. 9 alla Nazionale di Parigi. Addì 9 gennaio 1523 Giov. Maria della Porta scriveva : * « Io vi dico che havemo infinito obbligo al card. Colonna, che se non fosse stato esso havressemo già papa Medici ». Archivio di Stato in Firenze, Urbino 132. a Cfr. Sanuto XXXII, 252, 260, 288. * In principio, esagerando, dicevasi che Medici disponesse di più che 20 voci ('Sanuto XXXII, 262, 268) ; Manuel ai 24 dicembre faceva il calcolo su 18 (cosi pure Sanuto XXXII. 275), il 6 gennaio su sole 15 voci (BesIgen-both II, n. 370, 372). Anche Clerk (Brewer III 2, n. 1895), N. Raince (* relazione del 9 gennaio 1522, Beili. 8500, f. 95; Fontanieu 191, f. 6 alla Biblioteca Nazionale di Parigi) e Guicciardini (XIV, 4) danno 15, Jovius ( Vita Adriani VI.) 16 aderenti. Giov. Maria della Porta anzi, come nella sua * relazione del 25 dicembre 1521, così anche in quella del 2 gennaio 1522, parla solo di 13 voci sicure. Archivio di IStato in Firenze. » Medici, riferisce ai 25 di dicembre Giov. Maria della Porta, può contar sicuro su 13 voci, * « ma all’opposito tutti gli altri se gli sono coniuncti contro et deliberato prima morire che di vederlo papa, pur tra essi non sono poi concordi in la electione ; chiaro è che non vogliono Fiorentino in alcun modo ». Archivio di iS tato in Firenze loc. cit. Cfr. anche il dispaccio in Arch. st. Ital., nuova serie IX, 4-5. *«E1 card. Medici sta forte per far se» scrive Naselli ai 25 dicembre 1521. Archivio di Stato in Modena. s Lanz. Briefe und Aktenstücke I, 501 (nr0 155) ; cfr. Brewer III 2, n. 1906 ; Reumont, Wolsey 17 s.