52 Libro II. Adriano IV. 1522-1523. Capitolo 1. rono completamente sopra questa impossibilità e n’attribuirono tutta la colpa alla barbarie dello straniero. Non era meno dolorosamente sentita la cerchia di stranieri che gli stava attorno. Cogli Svizzeri1 da principio Adriano prese al suo servizio per le guardie del corpo anche degli Spagnoli.2 Uno Spagnolo diventò castellano di S. Angelo.3 Di non italiani, di « barbari », era prevalentemente formata anche la servitù del papa, che per ragioni di economia venne limitata allo strettamente necessario e così andò in fumo la speranza dei molti servitori alti e bassi di Leone X di continuare nel loro ozio apparentemente affaccendato. Principalmente da questa parte partirono quei lagni e scherni sui servi neerlandesi del nuovo pontefice,4 che molto contribuirono ad alienargli gli animi. Ancor prima che il papa entrasse in Roma, il suo seguito era messo in disistima come fosse composto di uomini insignificanti.6 In realtà però i tre stranieri, che Adriano si scelse come principali consiglieri, erano uomini capaci, degni ed egregi.6 Ciò vale principalmente per Guglielmo van Enkevoirt oriundo di Mierlo nel Brabante settentrionale, che, amico da anni con Adriano, era entrato sotto Giulio II nella Cancelleria pontificia diventando poi scrittore apostolico, protonotario e nel 1517 (con dedica del 12 novembre 1522) Petri Martyris, De intuì, in mari Oceano <3 F. Cortesio reperì. (* Coti. Vatic. 5795) e Jou Ant. Flaminu Epistola ad Adrianum VI. Dat. Bononiae 1523 XV Cai. Martii (l’esemplare originale di dedica in * Cod. Vatic. 775.}) : Biblioteca Vaticana. La dedica di un’altra opera del Flaminio, che difendeva il cristianesimo contro il giudaismo e la ri-coinpensa data dal papa all'autore è ricordata da V. Albergati in una * lettera del 21 dicembre 1522 (Archivio di Stato in Bologna). Il monaco Uomuxus de S. Oruce (Fa/trianeti.) dedicò ad Adriano VI il Liber Alberti Magni de ordine universi (l'esemplare originale di dedica nel * Cod. Vatic. 3739 alla Vaticana). Ibid. Cod. Ottob. 888: * Gregorii Mutinen. monachi opu-sc ttluin adoersus negantes Petrum Roma e fuisse dedicato a Adriano VI. V. anche Cortesius, De itinere Rom. S. Petri ad Adr. VI (Opera Cort. I, 213 s.). Intorno al discorso di Giorgio Sauebmann dedicato al papa tedesco v. Zeit-schr. fiir schlcs. Oesch. XIX. 167 s. : per l’opera del Ferreri v. sotto p. 00 n. 3. Circa il favore dato dal pai)» alla versione della S. Scrittura del Paglini cfr. Wetzeb u. Weltb-* Kirchenlex II2. 738. Bat. Fiera dedicò ad Adriano VI il suo * carme De homine e n'ottenne un breve di ringraziamento : vedi Do->ksmonui, Ist. eccl. di Mantova II. 140 s. ; Tiraboschi VII 2, 10 e 3, 107, —