Ricevimento del papa a Bologna (24 ottobre 1529). Ai 20 di ottobre Clemente era a Cesena, ove comparve un’ambasceria fiorentina, alla quale fu spiegato che, poiché trattavasi del suo onore, la loro città doveva sottomettersi spontaneamente al papa.1 Il 21 ottobre l’augusto viaggiatore venne salutato a Forlì da inviati bolognesi. li 23 ottobre falò e scampanìi annunciarono ai Bolognesi l’arrivo del capo supremo della Chiesa al convento dei Crociferi situato a un miglio dalla città.2 II dì seguente ebbe luogo il solenne ingresso in Bologna, per il quale erano stati fatti i più grandiosi preparativi. Sulla via che mena a S. Petronio erano stati stesi onde far ombra dei panni, dai quali scendevano ghirlande verdi colle armi medicee. Magnifici archi trionfali in stile dorico con rilievi allegorici, pitture e figure in istucco sorgevano a Porta Maggiore, al palazzo Scappi e sulla piazza maggiore. Nel suo ingresso il papa venne portato sulla sedia gestatoria: 16 cardinali, molti arcivescovi e vescovi, come pure tutte le autorità di Bologna accompa-maronlo a S. Petronio, donde, impartita la benedizione solenne, recossi al palazzo pubblico, ove erano stati preparati per lui splendidi appartamenti.8 Uno speciale messo dell’imperatore, Pedro de 'a Cueva, presentò gli omaggi a Clemente, che ringraziò di questa attenzione con un breve di suo pugno.4 In un concistoro segreto del 29 ottobre fu dato incarico a sei cardinali di preparare tutto l’occorrente per l’incoronazione dell’imperatore e si decise, nel caso, che essa dovesse avverarsi a Bologna, di dichiarare a mezzo d’una bolla apposita, che la funzione doveva essere altrettanto valida come se avesse avuto luogo in Roma.5 Insieme potè darsi comunicazione della lieta notizia, che i Turchi avevano rinunziato all’assedio di Vienna. Per celebrare l’avvenimento si celebrò l’ultimo dì d’ottobre una Messa solenne in S. Petronio, dopo la quale il papa impartì benedizione e indulgenza.0 '•editore traduce erroneamente in nigella con in secret. « In castro Sugelli Perus. dioc.» 14 ottobre 1529 è data la ‘istruzione di Clemente VII agli impiegati della Cam. apont. di non infliggere alcun interdetto per debiti durante la ua assenza da Roma. Min. brev. 1529, voi. 26, n. Jf3J, nell’Archivio secreto pontificio. 1 Cfr. Balan, Clemente VII 137. - Giordani 6. 3 Alle fonti usate da Giordani 6 ss. (specialmente le cronache manoscritte •lei Negri e del Ghisfh.i.i) si sono recentemente aggiunte Romano, Cronaca 100 ss., Santtto UI, 138, 142 s., 144 ss. e la relazione presso Claretta, Carlo V «■ Clemente VII 14 ss. * Stampato in Lett. d. princ. I, 122b. La * lettera autografa di Carlo V a Clemente VII, l)y maries XXVI d'Octubre, di cui fu latore P. de la Cueva, Bell Archivio segreto pontificio loc. cit. i Questa bolla usci il di dell'incoronazione; vedi Bull. Vatic. II, 402 s. 6 Raynai.d 1529, n. 81. Clemente VII si congratulò coll’imperatore per la liberazione di Vienna addi 29 ottobre 1529; vedi Lett. d. princ. I, 123. Pastor, Storia dti Papi. IV, 2. 23