Indecisione del papa. Venuta dell’Herrera. 193 Clemente non era ancor venuto ad una ferma risoluzione; lo sgomento per la carcerazione del Morone facevasi sentire potentemente presso di lui. Questo temporeggiare suscitava il più grande malcontento non solo fra gli aderenti del partito avverso all’imperatore,1 ma anche in Roma, dove tutti i danni attribuì vansi all’irrisolu-tezza e spilorceria del papa.2 Appunto allora le speranze e il coraggio degli Italiani furono potentemente rialzati perchè nella notte dal 2 al 3 dicembre la morte rapì il miglior capitano dell’imperatore, il Pescara da essi acerbamente odiato : inoltre la Francia fece nuove proposte. Ora quindi si esercitò tanto più impetuosamente pressione sul papa perchè concludesse finalmente la lega.3 La situazione però era tale, che non era da aspettarsi con sicurezza un energico aiuto agli Italiani da parte della Francia e dell’Inghilterra. Mettersi in guerra da solo, sarebbe stato temerità. * In queste circostanze anche un uomo di maggior risolutezza avrebbe indugiato; tanto più Clemente VII, le cui qualità più spiccate erano la timidezza e l’indecisione. Niuno meglio del Guicciardini ha ritratto il suo carattere singolare :5 sempre peritoso nel riflettere e nell’ese-guire, Clemente lasciavasi sgomentare dalla minima difficoltà. Appena aveva egli felicemente preso una decisione ecco scomparire del tutto i motivi, che l’avevano guidato e parergli di non avere sufficientemente ponderato le ragioni opposte: di conseguenza la riflessione, l’ondeggiare fra i contrari presso di lui non aveva mai fine. Spesso cedeva anche alle rimostranze dei suoi consiglieri, ma senza che essi l’avessero del tutto persuaso internamente. Fossero almeno stati ora concordi i suoi ministri! Ma il Giberti era come prima di rigidi sentimenti francesi e lo Schonberg era altrettanto rigido partigiano dell’imperatore : ciò rendeva completa la confusione : dalle loro vicendevoli vittorie dipendeva l’atteggiamento del papa. Allora aveva ancora una volta prevalso nuovamente il Giberti e se si deve prestar fede al Guicciardini era già fissato il giorno della conclusione della lega contro Carlo V, quando pervenne la nuova che l’Herrera era sbarcato a Genova. Bastò questo a mettere di nuovo tutto in questione. Il papa dichiarò, che egli doveva prima ascoltare le proposte, che l’Herrera portava da parte dell’imperatore.8 1 * Canossa al conte Alberto di Carpi In data di Venezia 15 novembre 1525 («Mi si»aventa alquanto la tropo circumspettione di N. Sf