Origine della Compagnia di Gesù. (¡03 amici e padri del basso popolo, di cui come pochi conoscevano i bisogni e i patimenti ed al quale sovvenivano in ogni bisogno col consiglio e coll’opera. La mira a scopi pratici, specialmente la cura delle anime, la predicazione e la cura degli infermi, alla quale in corrispondenza coi bisogni del tempo, dedicaronsi i Cappuccini come i Teatini, 5 Somaschi e i Barnabiti, doveva ancor più fortemente spiccare in un’altra congregazione di chierici regolari, la cui attività per la versatilità degli scopi, per forza interiore e per estensione di spazio superò di molto quella degli altri Ordini sia di fresca istituzione sia degii antichi. Il primo passo per questa congregazione cade ancora nell'ultimo tempo di Clemente VII. Fu nella festa dell’Assunzione di Maria del 1534, che sul colle di Montmartre, nel luogo dove il primo apostolo di Parigi aveva sofferto il martirio, Ignazio di Loyola riunì sei amici fidati manifestando loro il progetto di costituire un manipolo di guerrieri spirituali, «di cui doveva essere capo il Salvatore, bandiera la Croce, parola d’ordine l’onore di Dio e premio di vittoria la salute degli uomini e la gloria della Chiesa ».1 Uno soltanto di questi uomini ispirati da Dio era prete, il savoiardo Pietro Faber. Dalla sua mano essi, raccolti in quel luogo sacrato, ricevettero la santa Comunione; nelle sue mani deposero col voto di povertà e castità anche l’altro di andare, terminati i loro studii teologici, a Gerusalemme per convertirvi gli infedeli oppure, se ciò non fosse possibile, di mettersi a disposizione del papa per qualsiasi missione apostolica. Questa l’origine della Compagnia di Gesù, la quale ebbe una importanza mondiale pel fatto, che nella grande catastrofe del secolo XVI essa costituì l’appoggio più valido del papato. i Heimbucher II, 47. Nel medio evo Montmartre era coperto di conventi ed eremitaggi, dei quaU oltre la chiesa in ruina di S. Pietro a lato della chiesa espiatoria, che in parte risale al IX secolo, appena esiste più traccia. I.a »•appella, in cui IS. Ignazio si raccolse coi compagni il 15 agosto del 1584, fu distrutta nel 1790; sorgeva là dove la Chaussée des Martyrs s’incontra con Kue Antoinette. V. la nota di L. Michel a Babtoli, Hlst. de 8. Ignace I, Bruges 1893, 380.