308 Libro Ifl. Clemente VII. 1523-1534. Capitolo K. ne sono stati i nostri interessi personali nè il pericolo nostro, avendo noi per otto mesi sostenuto indegnissima prigionia e rischio quotidiano della nostra persona. Ma l’infelice città, la ruina dello Stato della Chiesa, che avevamo ricevuto intatto dai nostri predecessori, la continua tribolazione dei corpi e delle anime, la diminuzione dell’amore di Dio e del suo culto ci hanno indotto a quel passo. Potevamo continuare a tollerare dolori personali, ma era nostro dovere curare al possibile che venissero tolti i pubblici. I nostri fratelli, i cardinali, non hanno disdegnato di sottoporsi come ostaggi a nuova prigionia onde metterci in condizione una volta divenuti liberi di provvedere alla peggiore angustia della cristianità». Latore di questa lettera era Ugo da Gambara, che col Salviati doveva riferire in particolare a bocca.1 In modo perfettamente simile Clemente scrisse lo stesso giorno 14 dicembre alla regina Luisa di Savoia, al Montmorency, a Enrico Vili e al Cardinal Wolsey, qui pure rinviando a ciò che comunicherebbe il Gambara. - Già a partire dal gennaio 1528 Clemente venne assediato nel modo più indiscreto perchè entrasse nella lega, il cui esercito continuava nell’usata inazione. Dietro incarico del Lautrec, che s’era spinto fino a Bologna, si presentarono Guido Rangoni, Paolo Camillo Trivulzio, Ugo de’ Pepoli e Vaudemont.3 Nel febbraio si unì ad essi Longueville, che recava felicitazioni da parte di Francesco I. Come inviati di Enrico Vili lavoravano Gregorio Casale, Stefano Gardiner e Fox, il quale ultimo trattava principalmente del divorzio sollecitato dal re inglese.4 Quei della lega facevano le più allettanti promesse al papa: egli non solo doveva riavere lo Stato pontificio, ma anche disporre di Napoli e venire indennizzato di tutti i danni subiti e delle spese della guerra.5 Se non che gli avvenimenti dell’anno precedente ave- 1 Molin’i I, 2SO-282 ; cfr. Iìeumont III, 2, 224-225. 2 Molisi I, 2S3-2S5. Raynald 1527, n. 49-51. Ehses, Dolcamente 10-11 <■“ il ** breve al cardinale du Prat del 17 dicembre 1527 nell'A rchivio nazionale di Parigi. » Vedi la * lettera del Lautrec a Clemente VII da Reggio 14 dicembre 152" (letizia per la sua liberazione. Manda P. C. Trivulzio e G. Casale per provare la sua gioia e con altri incarichi. Farà tutto per il papa). Lettere di principi /' • f. 261. Archivio segreto pontificio. Cfr. ** lettera del Lautrec del 1” gennaio 1528 ibid. V’. f. 1 e le * relazioni di G. M. della Porta alla duchessa d’Urbino da Lodi 25 gennaio (* « Stamane è gionto qua il conte Guido Rangone mandato da M. di Ijiutrech a X. S. » ecc.) e 6 febbraio 1528 all’A r e bivi " di‘Stato in Firenze. Cfr. anche il breve a Lautrec presso Fontana, Renata I, 434 s. * State Papera : Henry thè Eiuhth VII 63. Brewer IV 2, n. 4090, 4118, 4120 Lett. d. princ. Ili, 1 s. Cfr. sotto, capitolo 11. Montmorency comunica al papa l'invio di Longueville in una * lettera da St-Gerinain del 1» gennaio 152S. Lettere di principi V. f. 2. Archivio segreto pontificio. » Cfr. Gayangos III 2, n. 281.