Le prime notizie sul nuovo papa. 35 D’Adriano, che più volte era stato annunziato morto, ai primi di marzo si sapeva ben poco a Roma.1 Il 18 finalmente arrivò lo Studillo colle prime precise notizie sul nuovo papa, che suonavano così: è uomo di media grandezza, con capelli grigi, naso aquilino, occhi piccoli e vivaci, di colorito più smorto che rosso, già alquanto curvo, ma di corpo ancor robusto, specialmente bene in gambe: porta ancora l’abito cardinalizio, ha pochi famigli, ama Ila solitudine, è sommamente riservato nel concedere, non impetuoso, nè inchinevole allo scherzo; alla notizia della sua elezione non manifestò alcun segno di gioia, ma sospirò profondamente: la sera si ritira presto, si alza all’alba, celebra la Messa ogni giorno ed è instancabile al lavoro : parla lento, per lo più in latino, non splendidamente invero, ma neanche male: capisce lo spagnolo e cerca talvolta di esprimersi in questo linguaggio. Il suo più ardente desiderio è che i principi cristiani si uniscano onde guerreggiare contro i Turchi: nelle cose religiose è molto rigido: a nessuno concederà più d’un ufficio ecclesiastico bandendo egli come sua massima, che intende provvedere i benefici di preti, non i preti di benefici.2 Queste notizie non tornarono gradite alla Curia fattasi mondana. Ivi si era dapprima nutrita la speranza, che per delicatezza di coscienza il riflessivo Neerlandese non avrebbe accettato la nomina, poi si pensò che non verrebbe a Roma :8 ora invece si aplano siamo certi de una cisnia grandissima. Roma sta in arme », ogni giorno vi sono omicidii. « Dio ci adiuta et simo con grandissima guardia et gorni et nocte pervigilamo ». Archivio Gonzaga in Mantova. 1 Santjto XXXIII, 34. Cfr. Brewek III 2, n. 2004 e Bergexroth II, n. 380. ' anche la * relazione 5 marzo 1522 del Castiglione neli’A rchivio Gonzaga in Mantova. 2 Colla lettera del Negri in Lett. d. princ. 1, 98, Corp. dipi. Port. II, 70 e Ortiz presso Burmann 227 ss. cfr. la lettera di Fra Vincenzo da S. Glmignano al Cardinal Fieschl in data di Vitoria 10 marzo 1522 presso Saxuto XXXIII, 206-204. in maniera del tutto simile il medesimo scrisse al Cardinal Caetano. Questa lettera è presso Tizio, * Hist. Setien, in Cod. O li 3.9 della Chigiana in II o m a . Ai 26 di marzo del 1522 il Castiglione riferiva : * « Circa la venuta '■fi papa il collegio ha determinato che li legati non vadino più fora de Italia perchè questa andata potrebbe tardare molto S. SU et oltre di questo non **"Cndo il papa cardinale alcuno dal canto de 1A estimasi chel debba accelerare la venuta sua molto di più. Qui se hanno lettere da diversi che sono con s. SU Italiani li quali continuano la bontA et il valor suo et il desiderio de la I«ce universale e de la reformazione della chiesa; confirmano ancor che s- SU ha deliberato e stabilito de non volere dare ne officii ne benefici se non a i«ersone che meritino; dicono che ogni mattina celebra la messa devo-'‘"-'imainente e molte altre cose bone fa; tra l’altre tutta Spagna gli è in-t"rno e ognuno li domanda e non è cosa de valuta de dieci scudi che non s>a stata dimandata da cento persone e iS. SU rimette ognuno a Roma ne v<»l fare la famiglia perfin che non è in Roma. Li legati andranno a ricevere s SU in Italia dove la avisava voler disimbarcare, estimasi pero de la più Wrte che sera a Napoli ». Archivio Gonzaga in Mantova. * Cfr. Bersi, Rime ed. Virgili 32.