34 A. SEGARIZZI sarà parimenti sicura dall’ atterrazione, averà 1’ aere salutare, e non sarà così piccola che la città non sia inespugnabile. E non è da dubitare che il porto non si mantenga senza fiume ; per ciò che, se ben la maggior parte dei porti è fatta e mantenuta lon-gamente dalli fiumi, tuttavia molti ne sono i quali senza fiumi si mantengono larghi e profondi, tutto che non vi sia flusso nè reflusso, ma col solo beneficio del mare agitato da. venti; tra quali il porto delle Quaglie appresso il capo di Matapano nella Morea è essempio a nostro proposito. Con ciò sia che, essendo posto in bocca di sirocco, senza fiume si mantiene grande, di maniera che le galere mettono scala in terra senza alcuna difficoltà ; e se questo sente il danno fatto dal populo, che è gravissimo, sente ancora il beneficio del reflusso, che non è in quello. 11 medesimo si può dire del porto di Sapienza e di Castel Rampane pur nella Morea, alli quali sono simili nella Zafalonia Guiscardo e Fochi, e nell’ Albania Palormo e San Nicolò di Civita, e in Schiavonia Prapò sotto Ragugi, e molti altri che sono nel mar di Mezzo ; tra’ quali il porto di Messina nella Sicilia, per il flusso e reflusso rapidissimo del faro, sopra tutti a meraviglia è grandissimo e profondissimo senza il beneficio d’ alcun fiume. All’ incontro fra tutti quelli che sono stati tatti e longamente mantenuti dalli fiumi, non se ne trova pur uno che fin ora non sia, o vero del tutto atterrato, o vero in manifesto pericolo, anzi sicuro d’atterrarsi. Dovrebbono bastar gli essempi di questa gran laguna già atterrata, delli quali ho ragionato nel principio, a provare questa verità : tuttavia non mancano per tutti gli mari porti così fatti dei quali non voglio tralasciarne alcuni, pure nel mar di Mezzo, che per i fiumi si vanno atterrando e perdendo: Navarino, porto nobilissimo del Zonchio castel della Morea, da tutti gli marinari è conosciuto per tale; e il porto di Famagosta, in Cipro ; e nell’ isola di Santa Maura, Fanari ; e porto Raguseo alla Vallona corrono il medesimo rischio. Sì come adunque non è da dubitare che quei porti che hanno i fiumi siano per atterrarsi, così sono sicuri quasi di perpetuare quegli altri che senza fiumi in sito commodo sono collocati. Ho detto delle cause e de’ remedi della* tardità del flusso e reflusso quanto mi sovviene, più tosto per compiacere altrui, che perchè io pensi di aver possuto dir cosa che rilevi. Nostro Signor Dio, quale fabricò questa città miracolosa in questo sito inespugnabile e vergine fin’ ora 1’ ha custodita, mostri per la sua bontà la via migliore di conservarla in perpetuo sana e felice.