definitiva; ma riesce a salvare solo una minima parte delle forze sconfitte. Per immaginare la confusione che nasce, si pensi che le truppe, le batterie, i materiali accumulati progressivamente da un anno sopra una fronte di centinaia di chilometri, si affollano pazzamente in poche ore su poche strade. Quando lo sfondamento è avvenuto, e tutti veggono la linea di ritirata minacciata, è già troppo tardi. Così io prevedevo la rotta nemica il 29 ottobre. Allora bisognava dare il « Pronti ! » ai mezzi rapidi : Divisioni di cavalleria, ciclisti, mitragliatrici, autoblindate. Alla sera del 29 la linea del Monticano, a circa 10 chilometri dal Piave, era stata raggiunta presso Conegliano. Questo canale, difeso ai ponti da mitragliatrici, costituiva in pianura un ostacolo notevole anche per truppe a piedi. Il nemico infatti vi opponeva all’avanzata della X Armata una certa resistenza, mentre, sulle alture di Conegliano e verso Vittorio, la resistenza era minore, perchè il nemico aveva trascurato di costruirvi difese. Perciò si potè facilmente spuntare da quella parte la linea del Monticano. 109