Nel maggio del 1916 il comandante dell’esercito austro-ungarico, approfittando della dislocazione delle nostre forze, preponderanti verso la frontiera orientale, attaccò le nostre linee del Trentino. La sorpresa strategica dell’esercito italiano vi fu, e intera. Il nemico aveva avuto tutto i5. tempo di studiare le difficoltà e gli ostacoli che doveva superare e le forze che noi potevamo opporgli; e di preparare i mezzi e le forze adeguate per vincere in un determinato tempo. Nel calcolo del tempo disponibile egli doveva, non solo tener conto della differenza di un mese fra la primavera italiana e quella russa, ma anche del tempo occorrente al comandante italiano per trasportare nel Trentino le riserve dell’Isonzo. Di questo secondo elemento il comandante austriaco non tenne il dovuto conto, oppure credette che la sua avanzata dovesse essere più rapida ; ma il risultato fu la ritirata delle sue truppe. Come la battaglia della Marna è una vittoria francese, così questa è una vittoria italiana: ed altrettanto grande è per noi nei suoi risultati la nostra, quanto per i Francesi quella della Marna; ma noi l’abbiamo compiuta in condizioni strategiche più difficili, con rapida manovra, alla quale 26