padòpoli con la cattura di alcune centinaia di uomini. Un’ora dopo il tramonto del 26 ottobre incominciavano le operazioni di passaggio del fiume sulla fronte dell’VIII Armata, nel più profondo silenzio. Tre ponti si dovevano gettare a Fontana del Buoro e due a Nervesa. Le prime truppe traghettate furono delle due Divisioni d’assalto. Bisognava ammirarli quegli splendidi soldati. Ognuno esaminava le sue armi, compiva la sua provvista di bombe a mano e di viveri, in silenzio assoluto, salvo qualche parola breve, sottovoce, -— perchè ognuno,voleva essere fra i primi a passare. Là corrente era impetuosa e rapiva sùbito nell’oscurità le barche lanciate nel fiume. Intanto i pontieri cominciavano il gittamento dei ponti. Che differenza dal passaggio dell’Isonzo per parte del 240 Corpo d’Armata nell’agosto 1917 ! Colà le operazioni erano fatte tra il più intenso cannoneggiamento. Il fuoco infernale di tutte le bocche e delle bombarde e l’immenso rimbombo nella valle incassata abbrutivano il nemico. 98