sia per le difficoltà opposte dal fiume, sia per l’azione dell’artiglieria nemica. La X Armata aveva passato quattro Divisioni, due italiane e due britanniche, ed aveva costituito una testa di ponte anch’essa di,circa quattro chilometri di raggio. Bisognava aprire la strada all’8° Corpo mediante la manovra che, piacendo al Piave, doveva decidere della battaglia. Alle ore 9 del 27, dopo d’aver comunicato questa mia decisione al Comando Supremo (chiedo scusa se mi dilungo in simili particolari ; ma son necessari per stabilire l’esattezza storica, non ancora raggiunta nella sua integrità) ho ordinato alla X Armata, di prendere ai suoi ordini il 180 Corpo d’Armata già preavvisato, di farlo passare per i suoi ponti attraverso le Grave, e di lanciarlo alla sua sinistra in direzione di Susegana e di Conegliano, per spazzare il terreno davanti a Nervesa, ed aprire la strada all’8° Corpo. Intanto la violenza del fiume ed il tiro dell’artiglieria nemica ci costringevano a ritirare i ponti gettati a Pederobba ed a Fontana del Buoro. Il nemico contrattaccava per giungere ai ponti, ma le nostre truppe, lungi dal ritirarsi, guadagnavano 100