Anno MDCCXLVIII. 405 14. La Sereniiìima Repubblica di Genova farà rimetta in potteiTo di tutti i fuoi Stati, poiìeduti da etta prima della prefente Guerra, come anche i Particolari in poffetto di tutti i fondi elìftenti nel Banco di Vienna ed altrove . Finalmente furono confermati i Preliminari inabiliti nel di trenta d’ Aprile di quell’ Anno 1748. e garantiti da tutte le Potenze gli Stati reftituiti o ceduti . E cafo che alcuna Potenza rifiutaffe di aderire ai fuddetto Trattato, la Francia, Inghilterra, ed Ollanda promife-ro d’impiegare i mezzi più efficaci per 1’efecuzione de’foprafcritti regolamenti. Avreste creduto , che quella Pace avelie fparfo una larga pioggia di giubilo fpezialmente fopra que’Popoli, che fofferivano il pelo dell’armi ftraniere> ma per disgrazia il convertì ella Pace in una più feniìbil guerra di prima. Detto fu, che i Miniftri della Regina Impe-radrice e del Re di Sardegna avellerò fatto gagliarde iftanze, affinchè gli Stati desinati a tornare in mano deìoro legittimi antichi Padroni, a-veffero a goder l’efenzione da ulteriori Contribuzioni. Frutto certamente non fe ne vide. Può effe re , che li credette preveduto abballanza coll’Articolo Decimo a quello bifogno ; ma non s’avvifavano già i primarj Miniftri del Congreffo d’ Acquisgrana , che i Generali de’Spa-gnuoli aveffero un Dizionario, in cui !e parole di Foraggi ed Utenji-g!i, efprette nel fuddetto Articolo, importaffero la facoltà di fcortica-re i poveri con nuove Contribuzioni, che non aveano però nome di Contribuzioni. Fecero pertanto gl’ Intendenti Gallifpani a chiari conti conofcere a i Deputati di Nizza e Villafranca, a quanto afcendef-fe il debito loro per la fomminiftrazion della Paglia e Fieno , della Legna e del Lume &c. dovuti a ventiquattuo Battaglioni elìftenti in quelle parti ( benché mancanti della metà della gente ) e a i tanti Generali ed Ufiziali, anche lontani o fognati di quel corpo di truppe. E perchè quel defolato paefe non potea dar que’naturali, convenendo perciò , che gl’intendenti li facettero venire di Francia a caro prezzo, li fece montar molto più alto la fomma del debito, riducendolì in fine a taiiarlo tutto per cento mila Lire di Piemonte ( cioè per venti mila Filippi ) al Mefe,e ad intimarne il pagamento; e quello anticipato per li Meli di Novembre e Dicembre, con aggiugnere la minaccia dell’efecuzion militare in cafo di ritardo. Ileftarono di faf-fo que’Deputati, e rapprefentarono l’ evidentiffima impotenza del paefe , già ellenuato per sì lunga guerra , e per tanti paffaggi di truppe : ma riscaldatoli nel contrailo l’Intendente Spagnuolo, giunfe a dire, che li farebbe icor'ticare, e fatte le lor pelli in fette, le vende-Tomo XI1. C c 3 re^"