X » na quafì limile regiilra all’ anno 1711. parlando del Principe Reai » di Polonia , ed Elettoral di Saffonia, dicendo, eh q abbracciò la Reto licione Cattolica , che fervi pofeia a lui di gradino per falir dopo la morate del padre fui Trono 'della Polonia . Ma ci afpetta la Storiella del-» la Bolla Unigenitus raccolta dall’Annalifla dalle lingue della infima » plebe, e comunicata agl’italiani ( anno 1713.), dopo di averli, o » bene o male iflruiti de’diffapori della S. Sede col Duca di Savoia »> allora Re di Sicilia, co’Genoveii, col Regno di Napoli, e fpecial-» mente co 'Reggenti dell’, appellata Monarchia di Sicilia, con di're , che » il S. Padre , ficcome {elantifjìmo della Immunità Ecclejiafìica , £ de diritto ti della Santa Sede fulminava monitorj, interdetti, e fcomuniche , e con » iuggiungere, affinchè s’intenda bene il fuo vero fentiment o} conche »effetto lo dirà a fuo tempo la Storia della Chiefa. La Storiella predet-» ta è quefla. » Forfè non piacendo al Card, di Noailles l’elezione di certo Reli-» gioia per Confeifore , avvertì il Re , aver quello fpacciate proposto £ioni poco fané in difefa de riti Cinefì. Ciò rifaputo il Confeffore dal »Re medeiimo, dille, maravigliarfi, come un Cardinale approva- tor del Nuovo Teflamento &c. del P. Quefnel ripieno di Gianfenif-» mo , fi facefTe accufatore altrui. Del che informato il Cardinale dal » Re ( era allora Segretario d’Imbafciata crediamo noi ) rifpofe, ef-» fer già fiata emendata quell’ opera , ed effer lui con BolTuet appli-» cati a corregger dieci, o dodici proporzioni, che vi rimanevano’. » Portata anche queft’ ultima rifpofta al ConfeiTore dal Criflianiffimo: » Come dieci, o dodici proporzioni di cattivo metallo? dille il Confef-» fore , ve n ha più di cento . E poflofì all’impegno di dimostrarlo , » traife fuori cento una propofizione , che fono a puntino più di cento. » Quelle il Re le mandò al Papa , il quale dopo fattone far rigorofo » eiame, le condannò tutte a’dì 10. Settembre 1713. le quali pro-» dufTero i difordini , di cui vuol 1’ Annalifla , che il lettore s’ in-» formi da’ libri flampati dopo . Lo vogliam ancora, noi : anzi efortia-» mo il noflro Lettore a informarli da effi libri, fe quefla ifloriella è » iincera ; fe le proporzioni condannate fon quelle iileffiflìme del P. » Confeffore, e fìmili . Quanto al Lettore poi dell’ Annalifla, farà » obbligato a ricorrere fpeifo ad altri libri ; fe vorrà apprender le co-» fe accadute in queilo fecolo . Non può effervi, a creder noflro, an-»no più fertile di cofe del 1715. Torbidi in Francia perla predetta » Bolla j affari, e Coflituzioni per la pretefa Monarchia di Sicilia; al-»tre, che proibirono i riti Cinefì: vittorie rapidifTime de’Turchi in Mo-» rea-x e morte del gran Luigi XIV. fuccedute tutte in detto anno, » giungono sì fmilze a chi non le sa altronde, a riferva delle vittorie