544 Annali d’ Itali a.. dere l'a pariglia al Re Criftianiffimo, fece gran breccia nella Corfe* Britannica. Fu dunque rifoluto ì’armamento d’una poifente Flotta,, per portare la defolazione in qualche fìto delle colle di Francia ; e in oltre, giacché più non reftdvano in Lombardia nemici da combattere , quefto parea il tempo di portare la guerra anche dalla parte d’Italia nel cuor della Francia, acciocché ella non iì gloriaffe di farla fempre in cafa altrui. A quella determinazione ripugnava non poco il Gabinetto Imperiale tra per li noti infelici tentativi altre volte fatti o nella Provenza o nel Delfinato, e perchè li vedeva interrompere l’imprefa di Napoli, dove certo li ecnofceva il guadagno , laddove poco o nulla v’era da fperare nella Provenza . Per lo contrario F Inghilterra non foio defiderava , ma comandava una tale Ipedizione ; e per quefto fine ancora molle il Re di Sardegna a contribuir buona parte della fua fanteria . Tali nondimeno divennero le forze Auftriache in Italia , tali i nuovi rinforzi inviati per accrefcerle , che fi figurò il Miniftero Ce-fareo di poter accudire all’una imprefa fenza pregiudizio dell’altra; nè fi può negare , che ben penfati erano .i fuoi dilegui. Ma ordinaria difawentura delle Leghe è l’avere ogni Contraente de’ particolari intereflv e defiderj , che non s’accomodano con quei de gli altri . In Londra v’ erano delle fegrete intenzioni , contrarie a quelle eli Vienna . Si voleva far del male alla Francia, e non già alla Spargila . Sempre fitto il Re d’Inghiterra nella fperanza d’una Pace particolare col Re Cattolico , fervorofamente maneggiata dall’Auftriaca Regina di Portogallo, e creduta anche affai venfimile, per efferfi fcoperte nel novello Re di Spagna delle Maiììme ben diverfe da quelle del Re fu fuo Padre : con ogni riguardo procedeva verfo gli Spagnuoli, allenendoli, per quanto mai poteva, dal recar loro danno, anzi da ogni menomo loro infulto; nemico in fine di folo nome, ma non già di fatti. Però la conquifta del Regno di Napoli , meditata in Vienna, che avrebbe infinitamente difgullata la Corona di Spagna, fi trovò afcofam&nte attraverfata da gl’Inglefi, i quali fecero valere la neceffità di entrare in Provenza colle maggiori forze poffibili, per non foggiacere a gl’inconvenienti patiti altre volte in si fatte fpe-dizioni,ed effere troppo pericolofo l’indebolir cotanto l’Armata di Lombardia, coll’inviarne si gran parte in sì lontane e divife contrae de; e che cofterebbe troppo il mantenere in tali circollanze quell’ac-quillo. Quelle ed altre ragioni, delle quali il Gabinetto di Vienna intendeva molto bene il perchè, fecero, che Nmperadrice Regina forzatamente deffe bando ad ogni difegno fui Regno di Napoli. E intan-