16 Annali d’ Italia. mofle atieh’egli Tarmi Tue, con Torprendere la Città d’Ulma, Me-ninga , ed altre di que’ contorni, e con accendere un gran Tuoco nelle viTcere della Germania, dove i Circoli di Franconia, Suevia e Reno accrebbero ii numero de’Collegati contra della Francia. Ma ciò che diede più da diTcorrere ai Novellifli in quell’Anno, Tu il terrore e danno immenTo recato alle code della Spagna dalla formidabile Armata navale degl’lngiefi ed Ollandefi , guidata dall’ Ammiraglio Rooc IngleTe , dall’ Alemond OllandeTe, e da Giacomo Duca £ Ormoni Generale di terra. VerTo il fine di Agoilo approdò queilaa Cadice ( antica Gades de’Romani ) emporio celebre e doviziolìffimo della Monarchia Spagnuola Tuli’Oceano . Superati alcuni di que’Forti vi entrarono gli /Inglollandi, e diedero un fiero Tacco alla Terra, aT-portandone qualche miilione di preda, ma con aTpre doglianze di tutti i Mercatanti ftranieri, e con accreTcere negli Spagnuoli l’odio immenTo verTo le loro Nazioni. Capitarono in quello tempo dall’America i Galeoni di Spagna carichi d’oro, d’argento, e di varie merci, e Tcortati da quindici VaTcelli e da alcune Fregate Franzefi . All’udire le disavventure di Cadice , fi riTugiarono queffi ricchi Legni nel Porto di Vigo in Galizia. Colà accorTa anche la Flotta Anglol-landa ruppe la catena dei Porto. Alquanti di que’ VaTcelli e Galeoni rimaTero incendiati; lo flerminato valiente parte fu rifugiato in terra, parte venne in poter de’nemici; Tette VaTcelli e quattro Galeoni falvati dalle fiamme mutarono padroni. Gran flagello , gran perdita Tu quella. Anno di Cristo mdcciii. Indizione xi. di Clemente XI. Papa 4. di Leopoldo Imperadore 45. EBbé principio queft’ Anno con una inondazione del Tevere in Roma fletta, a cui tenne dietro un fiero Tremuoto, che alla metà di Gennaio con varie Tcofle per tre giorni fi fece Tentire in quell’ Auguila Città, riempendola di tal terrore, che tutto il Popolo corTe ad accomodar le Tue partite con Dio j molti fi riduiTero ad abitar Totto le tende; e il Pontefice Clemente XI. preTcriffe varie divozioni per implorar la divina MiTericordia. Per queflo Tcotimento della terra la picciola Città di Norcia colle Terre contigue fi convertì in un mucchio di pietre ; e quella di Spoleti con varie Terre del Tuo Ducato patì gravitimi danni. Grandi rovine fi provarono in Rieti, in Chie- ti,