Annali d* Italia. Colà s’era portato F'-ancefco III. d'Efle Duca di Modena colle Prln-cipeffe Benedetta ed Amalia Sorelle fue, per inchinare la Regina loro Cugina, da cui pofcia riceverono ogni maggior finezza d’ amore e di llima. A i confini del Ferrarefe fi prefentò alla Maeflà Tua il Cardinale Mofca fpedito dal fommo Pontefice con titolo di Legato a La-tere a complimentarla, e fervida fino a Ferrara, dove con folenne apparato di quella Città entrò, partendone poi nel dì fella di Giugno . Per tutto lo Stato Ecclefiafìico trovò gara fra le Città in farle onore , ficcome anch’ella dapertutto lafciò belle memorie della fua rara gentilezza e liberalità . Pafsò dipoi per Loreto , e nel giorno 19, del fuddetto Mele arrivò a Portello , cioè ai confini del Regno. Quivi trovò il Re Conforte, che l’introduiTe in un vailo e .Reai Padiglione co i vicendevoli complimenti ed abbracciamenti. Nel dì 22. d’ effo Giugno fecero le loro Maellà 1’ entrata in Napoli fra le giulive acclamazioni di quell’ immenfo Popolo , fra gli archi trionfali, e fra le ilupende macchine ed illuminazioni, che furono poi coronate da altre funtuofiffime felle, continuatene feguenti giorni. Poco fu que- llo in paragone del dì due di Luglio , in cui feguì il folenne ingreffo dei Regi Spofi in effa Città di Napoli, la quale da tanti anni difav-vezza dal vedere i fuoi Regnanti, in quella occafione diede uno fpet-tacolo d’indicibile magnificenza ed allegrezza, dalla cui maggior de-icrizione io mi difpento . Allora fu, che il Re Don Carlo iftituì 1’ Ordine de i Cavalieri di San Gennaro, e di effo decorò i principa- li Baroni di Napoli e Sicilia , e alcuni Grandi Spagnuoli. Con tutti i maneggi finora fatti fra l’Imperador Carlo VI. e il Criilianiffimo Re Luigi XV. non s’era peranche giunto ailabilireun Trattato difinitivo di pace. A quello fi diede 1’ ultima mano in Vienna nel dì 18. di Novembre fra i fuddetti due Monarchi , e fu fotto-fcritto da i Pleniporenziarj non folo d’eifi,ma anche da quei del Re Cattolico Filippo V. di Don Carlo Re delle due Sicilie, e del Redi Sardegna Carlo Emmanuele . Rimafero con poca mutazione confermati i precedenti Trattati di Pace , e la Francia nominatamente accettò c promife di garantire la Prammatica Sanzione formata dall’ Augufto Regnante. Vi fu regolato tutto quello, che apparteneva in Italia alla ■cellìone de’ Regni di Napoli e Sicilia , e delle Piazze marittime della Tofcana pel fuddetto Reale Infante ; e della Tofcanapel Duca di Lorena ; e di Parma e Piacenza per l’Imperadore ; e di Tortona e Novara, e delle Langhe pel Re di Sardegna. Qual foffe il giubilo di tutta l’Italia all’avvilo di quella concordia, non fi puòabbailanza «iprimere, lufingandofi ognuno di godere per gran tempo i frutti eie