Annali d’ Italia. In queila politura erano gli affari della guerra in Lombardia, quando eccoti portata da Corrieri la nuova d’una peripezia , che ognuno conobbe d’incredibile importanza per la Francia, e per chiunque avea fpofato il di lei partito. Il Cattolico Monarca delle Spagne Filippo V. godeva al certo buona falute; ma per la mente troppo affaticata in addietro era divenuto per così dire una pura macchina. Affiiteva a i Configli, ma più per teilimonio che per direttore delle rifoluzioni. Quelle dipendevano dal fenno de’Tuoi Miniitri, e più da i voleri della Regina Conforre Elifabetta Farnefe, i cui principali penfieri tendevano Tempre all’efaltazione de’proprj Figli. Da molti anni in qua ufava il Re di fare di notte giorno, collume prefo, allorché foggiornò in Siviglia. Nel dopo pranzo*adunque del dì 9. di Luglio, quando flava per levarfi di letto, fu forprefo da un mortale deliquio, alcuni diffe-xo di apopleflìa, ed altri di rottura di vali, che in fette minuti il privò di vita. Mancò égli fra le braccia della Reai Conforte in età d’ anni feffantadue, fei meli, e giorni venti, effendo inutilmente accorfi i Medici e il Confeffore. Morto ancora il trovarono i Reali Infanti. Lafciò quello Monarca fama di valore, per avere ne’tanti {concerti paffati del Regno fuo intrepidamente affiilito in perfona alle militari ìmprefe; maggiore nondimeno fu il concetto, che reilò dell’incomparabile fua Pietà e Religione, in ogni tempo confervata, con pari tenore di vita, talmente che tu creduto efente da qualunque menoma colpa di piena rifleflione. Tanto nondimeno i fuoi Popoli, che i fuoi avverfarj , notarono in lui peccata Cajar'ts , per le tante guerre non neceffarie, che impoverirono i fuoi Sudditi con arricchir gli ilranieri, e per la poca fermezza ne’ fuoi Trattati . Ma fono fuggetti anche i buoni Regnanti alla difavventura di aver Miniflri, che fanno dar colore di Giuftizia a i configli dell’Ambizione, e far credere la Ragione di Stato una Legge fuperiore a quella del Vangelo. A così gloriofo Regnante fuccedette il Reai Principe d’Aiturias Don Ferdinando, figlio del primo Letto, nato nell’Anno 171 3. a dì 23. di Settembre da Maria Linfa Gabriella di Savoia. Avea quello nuovo Monarca fin l’Anno 1729. fpofata l’infante Donna Maria Maddalena di Portogallo-, e per quanto appariva a gli occhi de gli uomini , gareggiava col Padre, le non anche andava innanzi, nella Pietà e Religione. Gran faggio diede egli immediatamente dell’animo fuo Eroico, col confermare tutte le Cariche ( anche mutabili ) conferite dal Re fuo Genitore, e fin quelle di chi avea poco curata, anzi deprezzata la di lui perfona in qualità di Principe Ereditario. Viè più ancora fi diede a conofcere 1’ infigne generosità del fuo cuore pel gran rifpetto, e per le finezze eh’ egli