66 Annali d* Italia; po V. Nè purea gli ftefli Collegati, non che alla Francia , compliva il vedere uniti in una fola perfona 1’ Imperio , e i Regni di Spagna, e della Cafa d’ Auftria . Però fi cominciarono nuove tele, perfiften-do nondimeno tutti nella determinazione di continuar più vigorofa-mente che mai le oftilità contrade i Franzefi. Prese dopo la morte dell’ Augufto Figlio l’Imperadrice Leonora Maddalena le redini del governo, e con replicate Lettere fi diede a tempeftare il Re Carlo Ili. acciocché lafciata la troppo pericolofa, anzi difperata imprefa della Spagna, veniffe alla difefa, e al godimento de’fuoi Stari ereditar;. Trovoflì allora il buon Principe in un ben affannofo labirinto; perchè dall’una parte il bii'ogno de’proprj Stati, e la premura di falire fui Trono Imperiale, non gli permettevano di fermarli più in Ifpagna; e dall’ altra non fapea indurii ad abbandonare i miferi Barcellone^ e Catalani alla difcrezione dell’ira- io Re Filippo V. Avea anche fulle fpalle un’eforbitante copia di Nobiltà Spagnuola, e di Famiglie rifugiate fotto l’ombra fua, per ¡sfuggire igaftighi della pretefa ribellione ; e tutti dimandavano pane. Fu prefo il ripiego di lafciar la Regina fua Spofa in Barcellona per pegno del fuo amore, e per iicurezza de gli sforzi, che era per fare nella Jor difefa. Scelta pertanto una parte de i rifugiati Spagnuoli, che ieco veniflero, nel Settembre s’imbarcò, e felicemente sbarcò alle fpiagge di Genova, e fenza perdere tempo s’inviò alla volta di Milano. Alla Cava nel dì 13. di Ottobre fu complimentato da Vittorio Amedeo Duca di Savoia, e un miglio lungi da Pavia d,a Rinaldo Duca di Modena . Arrivata che fu la Maeftà fua a Milano, poco flette a ricevere la lieta nuova , che nel dì 12. del predetto Mefe di comune confenfo de gli Elettori era flato proclamato Impera'dor de ì Romani. Le univerlali allegrezze de’Popoli d’Italia folennizarono sì applaudita elezione; il Pontefice deftinò il Cardinale Imperiale con titolo di Legato a Latere a riconofcere in lui non meno la Dignità Imperiale, che il titolo di Re Cattolico. Comparvero ancora a quefto fine a Milano pompofe Ambafciate delle Repubbliche di Venezia, Genova, e Lucca . Saputoli poi in Madrid, come fi foffero contenuti in tal occafione i Principi d’Italia , il Re Filippo ordinò , che i loro pubblici Rapprefentanti sloggiailero da’fuoi Regni . Fer-moiìì in Milano T Augufto Sovrano, fino al dì 10. di Novembre,in cui fi moffe alla volta dell’ Alemagna. Nel dì 12. fu di nuovo ad inchinarlo il Duca di Modena in San Marino di Bozzolo. Mantova qualche giorno godè della graziofa prefenza di quefto Monarca; e a i confini dello Stato Veneto gli fecero un fopramodo magnifico acco-