a, i ii Annali d’ Italia? mai difcordia e concordia alcuna, in cui non ifcapitaffe Tempre la Corte Pontifizia. Non finirono per quefto le pretenfioni, nè fi riaprirono peranche le Nunziature di Madrid, e di Napoli. Contutrociò la Dateria cominciò a far le fue fpedizioni. Per le differenze di Portogallo e di Savoia, ripiego alcuno finora non fi trovò. Aveano i tanti taccheggi fatti da i Tartari della Rufiìa, col condurne fchiavi migliaia d’uomini, commoffa in fine a rifentimento Anna lmperadrice d’effa Ruiììa, non folo contra di que’ mafnadieri, ma contra gli fteiìi Turchi, i quali con tutte le querele e protette de’Ruf fiani mai non vollero apportarvi rimedio. Due fuoi valenti Generali con due poffenti Armate nel precedente Anno aveano data una buona lezione a quegl’ Infedeli -, il Lajcì col prendere la Fortezza di Afof, e il Munich con una terribil invafione nella Crimea. Fece per quefto il Sultano de’Turchi, già pacificato co’Perfiani, un gagliardo armamento contro i Ruffiani; e quantunque s’interponeffe 1’ Augufto Car- lo VI. per trattar di pace, non ne riportò che belle parole, infittendo fempre i Turchi nella reftituzione d’Afof. Lega difenfiva era fra effo Imperadore e la Ruffia; e però non volendo Cefare lafciar foper-chiare da i Mufulmani l’imperadrice fuddetta, avea fpedito a i concimi dell’Ungheria la maggior parte delle fue forze, e dichiarato Ge-neraliffimo d ette Francejco Stefano Duca di Lorena, divenuto in queiV. anno Gran Duca di Tofcana. La direzion dell’ armi Cefaree fu data al Generale Seckendorf, Proteftante di proieffione, con doglianza del fom-mo Pontefice, il quale non mancò di promettere fuflrdj di danaro a Cefare per quefta guerra. Un bel principio fi diede ad effa colla prefa della Città di Niffa, per cui furono cantati più Te Dcum. Ma noti pafsò molto, che fi videro andare a precipizio tutti gli affari dell’ Imperadore in quelle parti. Comandava il Seckendorf ad una fioritif* fima Armata, capace di grandi imprefe , avendola alcuni fatta afeen-dere fino ad ottanta mila valorofi combattenti. Quel Generale in vece di tener unite tante forze, e di attediar daddovero la forte Piazza di Widin , o pure di tentar 1’acquitto della Boffina, fpartì in varj corpi e diftaccamenti l’efercito fuo , e mun d’effi riportò fe non per-cotte e difonore, tuttoché i Mufulmani fu Ile prime fi tr©vaffero più d* un poco fmilzi di forze in quelle parti. Il Principe d’Hildburgaufen inviato con poche migliaia d’ armati fotto Banialuca Capitale della Bottina, tutti perdè i fuoi attrecci, e gran gente , e ringraziò la fortuna d’efferfi potuto falvar colla fuga. Nella Croazia verfo Vaccup, e fotto Widin, furono battuti gl’imperiali, e Nifta venne ricuperata da i Turchi. Si perde il Seckendorf intorno ad Uiuza? cioè ad una. bi- ca c- s