Anno MDCCII. 15 ebbe la vifìta di Vittorio Amedeo Suocero Tuo, e nel dì i8. con gran pompa fece la Tua entrata in Milano. In quello mentre il Principe Eugenio attefe a fortificar Borgoforte , e a formare di qua e di là dal Po un ben munito accampamento. E da che intefe che il Re Cattolico marciava pel territorio di Parma alla volta del Reggiano col maggior nerbo della Tua Armata, inviò il Generale Marchefe Annibale. Visconti con tre Reggimenti di Corazze a pollarli a Santa Vittoria, iìto vantag-gioTo , perchè circondato da canali e dal Hume Croflolo. Se ne flava-no quelli Alemanni con gran pace in quel Luogo, con poca guardia, fenza Tpie , co’cavalli dittellati al paTcolo , credendo, che i Franzeiì tuttavia fi deliziattero nel Parmigiano : quand’ ecco nel dopo pranzo del dì 26. di Luglio fi videro comparire addotto il Conte Francefco Alber-gotti Tenente Generale de’Franzeiì, o pure lo fletto Duna di Vando-vio con quattro mila cavalli e due mila fanti. La confufìone loro fu ecceffiva j fecero etti quella difefa, che poterono in tale improvvifata e cattiva dii’pcfìzione ; ma infine convenne loro voltar le (palle , e la-Tciàre alla balìa de’vincitori il bagaglio, quattordici Stendardi, due paia di Timbali, e cento cavalli. Trecento furono i morti, altrettanti i prigioni, e il Re Filippo fopragiunto ebbe il piacere di mirare il fine di quella mifchia . Non avendo più alcun ritegno i Franzeiì, dieci mila d’effi nel dì 29, di Luglio fi preTentarono Totto la Città di Reggio , e non trovarono gran difficultà ad impadronirfene j avvenimento , che fece intendere a Rinaldo d’ Ejìe Duca di Modena , qual’ animo covaffero contra di lui i Re di Francia e di Spagna . Però nei dì feguente con tutta la Tua Corte s’inviò alla volta di Bologna , lafciando il Popolo di Modena in Tom-ma coilernazione. GiunTe nel primo dì d’Agollo Totto quefla Città il Conte Albergotti con un grotto corpo di cavalleria e Tanteria, che dimandò la Città e Cittadella a nome del Re Cattolico . La Confulta lanciata dal Duca, con facoltà di operare ciò, che credette più a proposto in sì fcabrofe congiunture, con aliai onorevole capitolazione fi Tottomife alla forza dell’armi. Lo fletto avvenne a Carpi, Correggio, e al rimanente de gii Stati del Duca, eccettuata la Garfagnana di là dall’Apennino , che ricusò di ubbidire. L’afpetto di quelli progredì dell'eTercito FranzeTe quel fu , che in fine obbligò il Principe Eugenio a ritirar le Tue truppe dal Serraglio di Mantova , e a lalciar libera queir la Città, per accudire al di qua da Po, dove alla Tetta fui Corr^g-? giefco s’era accampato il Re Cattolico colla Tua grande Armata, che v nne in quelli tempi accresciuta da buona parte delle truppe, colle quali il vecchio Principe di Vaudemont dianzi campeggiava in dilefa di Man-