Annali d’ Italia? Corte di Spagna. Sorprefo da i vaiuoli il Re Luigi, dopo aver goduto per poco più di fette Mefi il -Regno, terminò in età di dicifette anni il corfo della fua vita, e fu dalle lagrime d’ognuno onorato il fuo Funerale. Avrebbe fecondo le Coftituzioni dovuto a lui fuccedere il Principe Don Ferdinando fuo Fratello, ma trovandoli egli in età non peranche capace di governo, il Reai Configlio fupplicò il Re Filippo y. di ripigliar le redini, richiedendo ciò la pubblica neceffità. Volle fua Maeftà afcoltare anche il parer de’Teologi, e trovatolo non conforme al fentimento del Coniiglio, retto in grande perpleffità. Con-tuttociò prevalfero le ragioni, che il richiamarono ai Regno; e però nel dì fei di Settembre pubblicò un Decreto, o fia una Protetta di riaf-fumere lo Scettro, come Re naturale e proprietario, finché il Principe d’Afturias Don Ferdinando fotte atto al governo, riferbandofi nul-ladimeno la facoltà di continuare nel Regno, fe così portaffe il pubblico bene: ficcòme dipoi avvenne, avendo egli governato, finché vif-fe, con fomma faviezza ed attenzione i fuoi Regni. Giacché il feguen-te Anno era deftinato al folenne Giubileo di Roma, già intimato alla Criftianità, il fanto Pontefice Benedetto XIII. ne fece con tutta di-vozion l’apertura verfo il fine di Dicembre, cioè nella Vigilia del fanto Natale. Pubblicò ancora la rifoluzione fua di celebrare nelia Domenica in Albis del feguente Anno un Concilio Provinciale nella Bafili-ca Lateranenfe con invitarvi i Vefcovi compreiì nella Provincia Ro“ mana, e tutti i fuggetti a dirittura alla Santa Sede. Anno di Cristo mdccxxv. Indizione ih. di Benedetto XIII. Papa z. di Carlo VI. Imperadore 15. COn gran concorfo di pellegrini divoti fu celebrato nel prefente Anno in Roma il folenne Giubileo, e fra gli altri cofpicui per-fonaggi concorfe a partecipar di quelle Indulgenze la vedova Gran Prin> cipefla di Tofcana Violante di Baviera, la quale fe ricevette le maggiori finezze dal fommo Pontefice, e da tutta quella Nobiltà, lafciò anch’ella ivi un’illuftre memoria della fua infigne Pietà e Liberalità. Grande occafione fu quefto Giubileo al fanto Padre Benedetto XIII. di cfercitar pienamente le tante fue Virtù, delle quali parleremo andando innanzi. E ficcome egli era indefeffo in tuttociò ipezialmente, che riguarda la Religione, così nel dì quindici di Aprile diede principia sella Bafilica Lateranenfe al Concilio Provinciale, a cui intervenne, gran