154 Annali d’ I t a l c a ; in Foligno, e con lentezza mirabile arrivò poi finalmente fino a Pe-faro. A quella volta ancora s’inviarono dipoi le milizie Napoletane, fpedite dal Re delle due Sicilie, per unirfi con quelle del Re fuo Padre. Ne era Generale il Duca di CaJiropigna.no. Intanto fui Genovefato andarono sbarcando altre milizie procedenti dalla Spagna, e maggior numero ancora fe ne afpettava . Per quanto fi feppe, le idee della Corte del Re Cattolico erano, che il primo più ponente corpo di genie veniffe alla volta di Bologna, e l’altro dal Genovefato verfo Parma. Grande armamento in quelli tempi avea fatto anche Carlo Em-manuele Re di Sardegna ; ma fenza penetrarfi qual rifoluzione folle e-gli per prendere, fe non che i più prevedevano, che andrebbono le fue forze unite con quelle della Regina d’Ungheria, sì perchè così portavano gl’intereffi fuoi, non piacendogli la vicinanza de gli Spagnuo-li, come ancora perchè potea fperar maggiore ricompenfa da efl'a Regina. Recò maraviglia ad alcuni l’aver quello Reai Sovrano pubblicati due Manifeili, ne’quali erano rapportatele fue pretenfioni fopra lo Stato di Milano, ficcome Difcendente dall’ Infanta Catterina Figlia di Filippo 11. Re di Spagna. E pure paflava quello Sovrano di concerto in ciò colla Corte di Vienna, con cui finalmente fi venne a fco-prire, ch’egli avea ilabilito nel dì primo di Febbraio un Trattato prov-vijìonale, per difendere la Lombatdia dall’occupazione dell’armi ilra-niere. In tale Trattato comparve la rara avvedutezza del Marchefe d’ Ormea fuo primo Miniilro, perchè reftò effo Re di Sardegna colle mani fciolte, cioè in libertà di ritirarfi , quando a lui piacefle colla fola intimazione di un Mefe innanzi, dall’Alleanza della Regina. Animato fi trovò egli fpezialmente a tale impegno dalla ficurezza datagli dal Cardinale di Fleury primo Miniilro di Francia, che il Re Criilianiffimo Luigi XV. non intendeva di fpalleggiar Farmi del Re Cattolico Filippo V. per conto dell’Italia. Svelaronfi folamente nel Mefe di Marzo quelli arcani; e il Re Sardo, da che ebbe ritirato dalla Savoia gli Arenivi, e tutto ciò, che era di maggiore rilievo, cominciò a far marciare parte delle fue truppe alla volta di Piacenza. Verfo la metà del medefimo Mefe anche il Marefciallo Otto Ferdinando Come di Traun Governator di Milano fpedì a Modena a rapprefentare al Duca Fran-cefco III. d1 EJìe la neceffità, in cui il mettevano i movimenti de’nemici Spagnuoli, di avanzarli con varj Reggimenti ne’Principati di Correggio e Carpi. La licenza non fi potè negare a chi fe la potea prendere anche fenza richiederla. Perciò vennero a poilarfi gli Auilriaci in quelle parti, tirando un cordone verfo la Secchia, e penetrando anche nel Reggiano. Tro-