aio Annali d’ Italia: vati ne’gravi impegni, de’quali fra poco parleremo . Colla pazienza fi fopì quel difordine . Intanto anguftiato dal male d’orina, e da altri incomodi di corpo il Gran Duca Gian-Gaflone de Medici fi riduiTe a gli eftremi di fua vita, e nel dì nove di Luglio con fegni di molta Pietà reftò liberato da i penfieri ed affanni del Monda. Era Principe di gran mente, di fomma affabilità, e di una volontà tutto inclinata al pubblico t>ene ; e quantunque la fua poca fanità il teneffe per lo più riftret-to in camera o in letto , pure valendofi di faggi ed onorati Miniftri, mantenne Tempre un’efatta Giuitizia, e in vece di accrefcere i pefi a’iuoi iudditi , più tolto cercò di fminuirli. Liberale verfo la gente di me.rito , protettore delle Lettere, e fommamente Caritativo verfo i Poveri, tal memoria lafciò di sè , che chiunque avea fparlato di lui vivente, ebbe poi a compiangerlo morto . In lui finì la Linea ma-fchile deU’infigne Regnante Cafa de’ Medici , con difavventura ine-fplicabile dell’Italia, che feguitava a perderei fuoi Principi naturali; ma fenza paragone riufcì più fenfibile a i Popoli della Tofcana , i quali indarno s’erano lufingati di poter tornare a Repubblica; nè fo-lamente tettarono fenza i Principi Medicei, che tanta gloria e rifpet-to aveano finquì procacciato a Firenze e alla Tofcana, ma venivano a reftar fottopofti ad un Sovrano, certamente benigniflìmo e ge-jierofo, pure obbligato da’fuoi intereffi a fare la refidenza fua fuori d’Italia. Gran fortuna è l’avere i Principi proprj. L’averli anche difettofi , meglio è regolarmente, che il non averne alcuno, giacché lo fteiTo è che l’averli lontani, mentre fuori de gli Stati ridotti in Provincia, volano le rendite, e dee il Popolo foggiacere a’ Governatori, i quali non fempre feco portano l’amore a’paefi, dove non han da fare le radici. Dopo la morte di quefto Principe con tutta quiete il Principe di Craon, egli altri Miniftri Lorenefi, prefero il poffeffo della Tofcana a nome di S. A. Reale Francefco Stefano Duca di Lorena, Genero deli’Imperadore, che fu proclamato Gran Duca. Profittò ben la Francia di quefto avvenimento, perchè le cef-sò l’obbligo di pagare ad effo Duca di Lorena quattro miliioni e mezzo di Francia, finché egli foffe entrato in pofleiìb della Tofcana. La vedova Elettrice Palatina Anna Maria Luigia de Medici, Sorella del defunto Gran Duca Gian-Gaftone, prefe anch’ella il poffeiTo de’mobili & Allodiali della Cafa paterna , afcendenti ad un valfente incredibile ; nè folamente negli efiftenti nella Tofcana, ma anche in Roma , nello Stato Ecclefiaftico, e in altri paefi. Tuttavia non tardò a faltar fuori una-fcintilla, che i faggi ben previdero potere un dì produrre