Annali d’ Italia; pedire un sì gran precipizio di cofe; e che quella Pace fu un imbroglio flraordinario, di cui non s’intefero giammai i miiìerj, ma fi provarono ben le triile confeguenze. A rendere maggiormenre deplorabile la prefente catastrofe di cofe , fi aggiugne, che il felice efercito clell’ ìmperadrice Ruffiana di circa ottanta mila perfone, comandato dal Generale Conte di Munich, pattato per Polonia, valicò il Nieffer; diede nel. dì 28. d’Agofto una merìforabil rotta a i Turchi e Tartari; s’impadronì della rinomata Fortezza di Coczim; entrò vittoriofo nel dì 14. di Settembre in Jaifi Capitale della Moldavia, di modo che sì Ìuella Provincia, come la Valacchia, reitavano fottratte al giogo de’ urchi. Un poco di tempo, che avelie afpettato il Wallis, fi trovava affretto il Gran Viiìre ad accorrere contro i vincitori Ruffiani, ed u-nendofi allora l’armi Cefaree colle Ruffiane, poteano fperar maggiori progreffi contro il comune Nemico. Cagion fu la Tregua ftipolata fra Cefare e la Porta, che l’Ambafciator Franzeie Marchefe di Villanuova nel dì 18. di Settembre induceffe anche il Plenipotenziario della Ruffia alla Pace, con reftare Afof fmantellato affatto, e reftiuiro tutto 1! occupato a i Turchi in Europa. Portato che fu a Vienna 1’av-vifo di sì gran nembo di fciagure , non fi può dire, quanto fe ne af-ffiggeflè 1’ Augnilo C urlo VI. sì per la fcemata riputazion delle fue armi, come per la perdita di sì importante Piazza, e per la maniera di quefto avvenimento. Diede anche nelle fin ante tutto il Popolo di Vienna contra del Wallis, e del Neuperg, talmente che la vita loro non farebbe ffata in falvo, fe foffero capitati allora colà*. Proruppero eziandio in voci ingiuriofe contro il Marchefe di Villanuova Ambafcia-tore di Francia , come di Miniftro venduto alla Porta , quafichè egli in tale occafione aveffe affaffinati gli affari dell’ Imperatore ; per le quali dicerie fi rifentì non poco l’altro Ambafciator Franzefe di Vienna. Delle azioni ancora de i fuddetti due Generali sì altamente rimafe difguftato l’Imperiai Miniitero, che fpedì fubito ordine in Ungheria pel loro arrefto, e che foffe formato il proceffo de’lor mancamenti. Anzi pubblicò effa Corte un Manifeito, dove efpofe tutte le difubbi-dienze e la mala condotta d’amendue, la quale avea neceffitato 1’Au-gufto Monarca ad accettare una sì vergognofa Tregua, giacché la troppo affrettata confegna 4i Belgrado troncava il paifo ad ogni altra ri-foluzione. Non fi può già fenza fdegno rammentar così dolorofa Tragedia; fe non che debito noflro è di chinare il capo davanti a gli occulti giudizj di Dio. Picciolo Stato in Italia è San Marino, fituato dieci miglia lungi da Rimmi fra gli Stati della Chiefa e della Tofcana. Confitte effo in un