3« Annali d* Italia; fine di afficurarfi la ritirata in cafo di bifogno. Laddove nell’efer-cito Gallispano, fecondo la comune credenza fi contavano circa cinquanta mila combattenti, fe non che i Franzefi dopo sì gran percofla ne fminuirono di molto il numero; e veramente tenevano anch’efli qua e là de i prefidj , e già dicemmo, che un corpo di effi era fiato fpedito in rinforzo al Conte di Medavì, di cui ora convien fare menzione. Era calato in Italia Federigo Principe d.' HaJJia Cajfel con cinque mila e fecento foklati tra fanti e cavalli di fua Nazione, e andò ad accoppiarli con altri quattro mila fanti e fettecento cavalli Cefarei , comandati dal Generale Kernel. Dopo aver egli eipugnato Goito fui Mantovano , pafsò ad aiTediare Calliglion delle Stiviere, e prefa la Terra, berfagliava il Calvello . Ma nel dì 9. di Settembre colà giunfe il Tenente General Fran-zefe Conte di Medavì con egual nerbo , e forfè maggiore, di gente, e gli diede battaglia. Se ne andò fconfitto 1’ Haflìano con perdita di più di due mila perfone ( i Franzefi diflero molto più ) di alquante bandiere e llendardi, dell’ artiglieria groffa e minuta, delle munizioni e bagaglio . Di quella vittoria avrebbe fàputo prevalerli il Medavì , fe non avefie attefo a liberar la Terra di Caftiglione, e non gli folle giunto il funello avvifo delia liberazion di Torino, due giorni prima accaduta. Corfe egli colla fua gente a Milano; il Principe d’ Haflìa andò pofcia ad unire il rello delle fue truppe col Principe Eugenio , e il Generale Vetzel colle fue venne a formare una fpecie di blocco alla Città di Modena.Non bailo alla fortuna di mo-ilrar sì favorevole il volto a i Collegati in Italia colla vittoria di Torino ; avvenne anche un’altra mirabil contingenza, che fervi a coronare quella gran giornata . Se i Franzefi nella fuga avellerò volte le gambe verfo il Monferrato e Stato di Milano, tanti ne reilavano tuttavia di loro, tante Piazze da loro dipendenti (giacché comandavano agli Stati di Mantova e Modena, a tutto il Milanefe e Monferrato, e quafi a tutto il Piemonte ) che potevano lungamente contrailarea i Cefarei il dominio di quegli Stati, e fors’ anche rillrignere il Duca di Savoia, e il Principe Eugenio, (provveduto di tutto, ne’con-torni di Torino . Ma i fuggitivi Gallispani prefero le itrade , che guidano in Francia, e femorando loro di aver fempre alle reni le fcia-ble Tedefche, affrettarono! palli, per valicar l’Alpi. Raccolti, eh’ ebbe il Duca d’Orleans quanti potè de’fuoi, tenuto fu Configlio, fe fi aveife a marciare verio la Francia, o verfo Milano. Il pailaggio alla volta del Milanefe non parve ficuro, giacché oltre alla gran di-ferzione fi trovavano le truppe col timore in corpo per la patita dis- Sra'