Anno MDCCXXXVIII. hi mancavano delle buone ragioni, ma per iiludiar la via di pacificarla coll’efibizione di oneile condizioni. ìn fatti fe ne trattò ; fi umifero i Corfi riverentemente alla Giuftizia e faviezza del Re Crillianiffimo ; diedero anche de gliollaggi; e per quello fi fece paufa alle oftilità, ma fenza che feguifie accordo alcuno . Venuto il Setcemhre fi-tornò a fpacciare come avvenimento indubitato, che il Baron Teodoro con tre Vafcelli di bandiera llranie-ra era nel dì 13. d’elfo Mefe giunto in Corfica a Porto Vecchio, con fare intendere a i follevari la provvifion delle artiglierie , armi, e munizioni da-lui condotte su que’navigli; e che perciò di nuovo fi foiTe fatta un’unione univerfale de’Corfi, per mantenergli 1’ubbidienza. Si vide anche la lilla di tutto il fuo caricò , e fu afficurato, che nel dì 16. del fuddetto Settembre fcefe a terra fra i Viva di un gran concorfo di Popolo; ma che pofcia nel dì 15. di Ottobre s’ eraritirato a Porto Longone, o pure in Sardegna; e ciò perchè furono intimoriti i Corfi da una Lettera circolare del General Fran-zefe , che minacciava loro l’indignazione del Re Criftianiiiimo, fe più ubbidivano al Barone fuddetto . Aggiunfero, ch’egli era dipoi approdato a Napoli, dove d’ordine della Corte fu catturato, e in ap-preifo fatto ufcire del Regno. Non so io dire, fe vere o finte follerò tutte quelle particolarità. Se un giorno qualche fedele, e ben informato Scrittore ci darà la Storia di tante fcene di quella Tragedia, può fperarfi , che rimarrà allora dilucidato il vero dalle molte ciarle fparfe per l’Europa di quell’emergente; tale certamente, che iacea dello ilrepito dapertutto. Fermoffi per alcuni Meli il Principe Reai di Polonia1 e SaiTonia Federigo Crifiiano in Napoli, godendo le delizie di quella gran Città , Corte e territorio , ma infailidito alquanto per la rigorofa Etichetta Spagnuola , che non gli permetteva nè pur di trovarli a tavola colla Regina Sorella . Dopo aver quello Principe lafciato in quella Corte e Città illullri memorie della fua munificenza e gentilezza, arrivò a Roma nel dì 18. di Novembre, e prefe alloggio net Palazzo del Cardinale Annibaie Albani Camerlengo. Potè allora quella gran Città conofcere in lui una rara Pietà, coftu-mi angelici, pregio di tutta la Reai numerofa Figliolanza del Re di Polonia ( e perciò grande onore del Cattolicifino ) ficcarne ancora l’avvenenza del fuo volto , e molto più l’altre belle doti dell’ animo fuo. Altro alla perfezione di quello Principe non mancava, fe non robullezza maggiore nelle gambe. Nulla aveano fervito a lui per quello i Bagni d’Ifchia . I divertimenti di quello generofo Principe e-rano il commerzio de’Letterati, e la vifita di tutte leChiefe, Antichità, Gallerie 3 e cofe più rare di Roma' Anno