i 66 Annali d’ Italia. gione de’frequenti Tremuoti. Anche nel dì 29. di Novembre ^ell’ Anno preferite, fpaventofo fu quello, che fi provò nella lteifa' Capitale, dove rimafero sfracelate lotto le rovine delle cafe alcune centinaia di perfone. Poche fabbuche lì contarono, che non ricevettero danno, e fi fece quello alcendere a qualche millione di ducati. Peggio avvenne alle Provincie di Terra di Lavoro, e dell’una e dell ’ as tra Calabria. Ariano, Avellino, Apici, Mirabello, e più di trenta Villaggi, furono per la maggior parte rovefciati a terra. Videfi una lu^'ga li ila d’altri Luoghi fommamente partecipi di sì grande feiagura, e de* periti in tal occafi >ne. Da perniciofi raffreddori fu parimente ìnfeila-ta l’Italia, che portarono ai ftpolcro gran copia di perfone, anche d’alta sfera . Si itele quello malore contagiofo per la Francia, Aiemagna, ed Inghilterra. Anno di Cristo mdccxxxiii. Indizione xi. di Clemente XìI. Papa 4, di Carlo Vi. imperadore Z3. TRovossi nell’Anno prefente agitata da parecchi imbrogli la fa-cra Corte di Rom-i. Parve più volte come ridotta a fine la concordia col Re di Portogallo, ma faltavano Tempre in campo nuove pretenfioni di quel Monarca; e trovandoli egli niflcifibile ne’fuoi voleri, bifognava continuar la battaglia, e il negoziato con lui, e col Re Cattolico mediatore. Ne pure finquì s’era trovato ripiega alle dif-fenfioni colla Corte di Tonno, e però fopra quelle pendenze fi vide in quelli tempi una guerra di Scritture, prodotte dall’una paite e dall’ altra. Ma ciò, che pù aiflìiTe l’animo del Pontefice Clemente XII. era la prepotenza de’Franzefi, 1 quali nell’Anno addietro cominciarono, e continuarono anche per qualchg Mele del prefente, a bloccare con molti corpi di milizie il Contado d’Avignone: novità, che cagionava grave penuria ed altri danni a quegli abitanti. Il preteilo o motivo di tal violenza era, perchè in quel Contado fi rifugiavano alcuni contr.sbandieri, e vi fi era vietata l’introduzione di non so quali manifatture Franzefi , ed ivi fi fabbricavano tele dipinte, e Drapperie vietate in Francia: il che non fi volea fofferire; le con giulltza, altri lo deciderà . La forza e il bifogno indufle Monfìgnor Buondel-monti Vicelegato ad un aggiuftamento ,• e perchè quello non fu approvato d^ Roma, continuarono le calamità in quelle contrade. Altro fpinofo affare fpuntò in quelli tempi, cioè la pretensone deli’Infante