XXIX » buon Cattolico, ed efemplar Sacerdote, qual ci vien detto, che lem-» pre è vivuto. Coraggio a dir vero invidiabile d’Uomo vecchio di » 77. anni, averli tutu, toltine alcuni pochi dell’infanzia , impiegati in » leggendo e fcrivendo per ammaeftramento altrui, del che fanno fe-» de tante opere, le quai vanno attorno col Tuo nome in fronte . Sareb-» bei! anche acquiftata gloria immortale, fe non avelie letto con pre-» venzione, e i'critto con paflione : vizj ambedue rare volte , o non mai » Uggiti affatto dagli Eruditi, e perciò fcambievolmente tollerati , al-» lorchè nafcofti al volgo nell’idioma latino, ad eiii folo non fi occul-» tano , e tra effi foli rimangonfi . Ma all’incontro, quando paffano nel » volgo imperito, e gli empiono la fantaiìa d’opinioni faife, e di maf-» cherato inganno; non poffono, anzi non debbono a buona equità tol-».lerarfi da chi ama la verità, e prevede i deplorabili effetti di sì fatti »pregiudizj comunicati al volgo. » Quefti due capi unicamente produffero il difinganno evidente ne’ » noitri elìratti, che fi leggono nel Giornale de’due anni 1746. 61747. » mentre facemmo in efii toccar con mano i Privilegi Apoftolici con-» vertiti in Imperiali; le tante teftimonianze d’Autori gravi o tronca-» te, o interpetrate finiftramente ; le inutili congetture contate per fat-» ti certi; e in poche parole l’artifiziofa teffitura , e il fine precipuo d’ » un lavoro dimoiti anni, e molta fatica, dilutile agli eruditi, perchè »troppo digiuno, come fono tutti i Compendj, e al quale non s’a-» datta in altra colà il nome d’Annali, che-neU’effer compendiati alcu-» ni fatti, che più andavano a grado , d’anno in anno; e dannofo al » volgo per molti capi, ma fpecialmente per l’uguaglianza del pe/ò , » che vien dato a’Privilegi, e altri documenti di Papi Scifmatici, e di » Augufti interdetti, e perfecutori della Chiefa, con quegli altri folidi, » e innegabili di legittimi Pontefici, e d’Augufti amatori del retto, e » del giallo, e difenfori acerrimi della S. Sede. Tuttavia è paruto all’ » Annalifta di afficurar col i’uo credito la ftima , e la fede a’fuoi Anna-» li: e di conciliar disiftima , anzi difprezzo a’noftri eftratti. A noi per » verità predice l’animo, che le di lui molte parole incontreranno più » delle noftre forti ragioni, e fatti certi preffo taluni, o sforniti d’eru-» dizione, o mal affetti alla caufa , che difendemmo, come da noi fi » ièppe il meglio. Contuttociò feguendo il noftro iftituto, anche di 1 » effe daremo l'eftratto in quefto Articolo , preponendole alla continua-» zione degli Annali: giacché effe non riguardano i tre ultimi tomi (tan-» to pofteriori a’noftri ellratti), i quali riferiremo in queft’anno ; e più » giuftamente fi farebber permeile col titolo di’ Apologia, degli Annali &c. »/ino all’anno iboo. che propofte con quello accattato di Qonciujione. # Ma lafciamo le queftioni vane del nome, e Tentiamone la ioftanza. Tomo XIL c Quan*