Anno M D C C V I. 45 la Flotta poffente de’Collegati, alzò le bandiere del Re Carlo. In que-fta confusone recarono nel prefente Anno le cofe della Spagna. In effo ancora ad una fiera calamità fu fottoporto l’Abbruzzo per un’or-ribil Tremuoto, che nel dì tre di Novembre interamente defolò una gran quantità di Terre colla morte d’aiTaiifimi di quegli abitanti, e con recare graviffimi danni eziandio a molt’altre. Di tal disavventura partecipò anche la Calabria. Parea , che in quelli tempi un tal flagello forte divenuto cofa familiare. Di gravi contribuzioni eiìgerono i Te-defchi nel verno da i Principi d’Italia , e non efentarono da effe, e nè pur da’quartieri gli Stati di Parma e Piacenza, ancorché protetti dalle bandiere di San Pietro. L’accordo fatto dal Duca Francefco Farne-fe nel dì 14. di Dicembre di pagare novanta mila doble a gl’imperia- li, fu dipoi riprovato dal fommo Pontefice, che pafsò anche a fulminar Cenfure contra di que'bravi efattori : il che maggiormente alterò la Corte di Vienna contro la Romana. Anno di Cristo mdccvii. Indizione XV. di Clemente XI. Papa 8. di Giuseppe lmperadore 3. PEr tutto il Gennaio di quell’Anno era durato il blocco della Cittadella di Modena, quando giunfero artiglierie , colle quali fu ri-foluto di farle un più afpro trattamento. Erette le batterie cominciarono nel dì 31. di effo Mefe a flagellatele mura, edera già formata la breccia. Arrivò improvvifamente in quello tempo da Bologna lo rteiTo Duca di Modena Rinaldo d’ EJIe, che agevolò a i Franzefi con vantaggiofe condizioni la refa della Piazza. Nel dì 7. di Febbraio fe ne andò quella guernigione con tutti gli onori; e giacché anche Mont’ Alfonfo capitolò nel dì 25. di eflb Mefe, e Sellola nel dì quattro di Marzo: rientrò il Duca in p offerto di tutti i fuoi Stati. Continuò ancora per quello verno il blocco del Cartello di Milano, il cui Comandante, perchè le tavole degli Ufiziali fcarfeggiavano di viveri, obbligò quella Città colle minaccie de’Cannoni a fomminiftrarne. Non fi può dire, quanto reilaffe dipoi forprefa la pubblica curiofirà, allorché fi propalo un Accordo rtipulato in Milano nel dì 13. di Marzo fra i Mmiilri dell’ lmperador Giufepps, e del Re Carlo ///. fuo Fratello, e quei del Re Criilianilììmo Luigi XIV. per cui fu convenuto, che i Franzefi evacuarebbono tutta la Lombardia. Ritenevano erti tuttavia il Cartello di Milano, Cremona, Mantova, la Mirandola, Sabbioneta, Va* lenza,