Annali d’ Italia; no accomodamento collTmperadore; e dava campo ad etti di deliziar-fì in quelle ubertofe campagne. Erafi portato a Roma il Marchefe di Prie Plenipotenziario Cefareo a fine d’indurre il Pontefice ad eleggere non la pericolofa via dell’armi, ma la pacifica del Gabinetto, per venire ad un accordo. Nè pure il Re CrilHanifììrao trafcurò allora di fpedir colà il Marejciallo di Tejsè per fomentare gli i'piriti guerrieri nell’ animo di fua Santità, e frallornare ogni concordia con Celare, fpen-dendo largamente promeiTe e ficurezze di poderoiì aiuti. Ma quelli a-iuti erano lontani, erano anche dubbioiìj e intanto il i’anto Padre avea-> fulle ipalle il troppo pelante fardello dell’armamento proprio, che a lui forfè più di quel che avette fatto ad altri, collava una graviffima fpefa. Aveva egli anche fatte groffe rimette a gli Svizzeri, e ad Avignone, per tirar da quelle parti un buon nerbo di gentè. Il peggio era , che le truppe Cefaree con riderli delle truppe Papaline, ogni dì più fi fendevano per la Romagna, e minacciavano di voler pattare, e non già per divozione, fino a Roma fletta. Dalla parte ancora del Regno di Napoli fi accodavano milizie a i confini dello Srato Ecclefiailico. Tro- _ vavafi perciò in gravi anguille il buon Pontefice; dall’una parte l’agitava la paura di maggiori violenze, e l’amore paterno de’minacciati e già aggravati fuoi iudditi ; e dall’altra il timore di mancare all’ uffizio fuo in cedere alcun de i diritti della fanta Sede per gli affari di Parma e Piacenza, e di Comacchio, giacché anche per le due prime Città era ufcito Manifeilo di Cefare, che le pretendeva quai membri dello Stato di Milano. S’aggiugneva l’infiftere il Miniilero'Ce-fareo, che la Santità Sua riconofceffe per Re di Spagna Carlo III. punto di gran dilicatezza, al cui fuono flrepitavano forte i Miniilri delle due Corone CriftianiiTuna e Cattolica. Ma finalmente la Paura è una dura Maeflra, e il Saggio s’accomoda a i tempi. E però dopo avere il fanto Padre con pubbliche preghiere implorato lume dal Cielo , nel di 15. di Gennaio del preferite Anno flabilì l’accordo con Cefare, promettendo egli di difarmare, e il Cefareo Miniflro di ritirar da gli Stati della Chiefa le truppe Cefaree, e di obbligare il Duca dì Moderni a non inferire moledia alcuna alle Terre della Chiefa. Fu convenuto, che in amichevoli Congreffi da tenerli in Roma fra i Miniilri Pontifizj e Celarci, fi efaminerebbono le pendenze inforte per gli Stati di Parma , Piacenza, e Comacchio, e fimilmente le ragioni del D uca di Modena fopra Ferrara, per conchiudere ciò, che eiìgeife la giuflizia. Durante il dibattimento di quelle caule fu accordato, che 1; Imperadore reilaiTe in poiieffo di Comacchio. Segretamente ancora fu convenuto, che Sua Santità riconofcerebbe per Re Carlo IH. Fece