Anno MDCCXLV. mafchera, allorché gli Spagnuoli fi avanzarono verfo i loro confini. Di gran confeguenza fu per li Gallifpani l’accrefcimento di quelli nuovi Alleati, che fi dichiararono Aufiliarj della Spagna, perchè oltre al riguardevol rinforzo delle lor genti, fi venne ad aprire una larga porta pel Genovefato all’ armi di efli Gallifpani, quando probabilmente non avrebbero efli faputo trovarne un’ altra sì facile per calare in Lombardia . Già’ dalla Savoia era paiTato colle fue genti in Provenza il Reale Infante Don Filippo, e quivi avea ricevuto un buon fuifidio d’altri fanti e cavalli, a lui fpediti dal Re fuo Genitore: nel qual tempo ancora non celiavano di andar giugnendo a Nizza e Villafranca Sciabecchi Spagnuoli, portanti artiglierie, attrecci, e munizioni, fenza chiederne paifaporto a i nemici Ingleiì, i quali fembravano chiudere gli occhi a que’trafporti, ma verifimilmente non li poteano impedire, anzi andavano facendo prede di tanto in tanto. Era anche in marcia un corpo di non so quante migliaia di fanteria e cavalleria Franze-fe, fotto il comando del Maresciallo Marchefe di Maillebois, per venire ad unirfi con eiTo Infante. Andò poi come potè il meglio l’Armata Spagnuola progredendo per le difaflrofe flrade della Riviera di Ponente alla volta di Savona. Fu richiamato in quello tempo alla Corte di Vienn-a il Principe di Lobcowit^, per valerfi di lui nell’importante guerra di Boemia. Ora 1’efercito Auflriaco informato, che il corpo de gli Spagnuoli comandato dal Duca di Modena , e rinforzato da due mila cavalli e tre mila fanti, fiaccati dall’Armata dell’ Infante, s’era inoltrato fino alla Bocchetta, dopo la metà di Giugno per opporli al loro avanzamento, entrò nel Genovefato, impadronen-dofi di Novi. Anche il Re di Sardegna, a cui la morte nel dì 29. di Maggio avea tolto il Marchefe d'Ormea, Gran Cancelliere, ed infi-gne primo Miniilro fuo, mandò le fue milizie ad accamparli ne’fiti, per dove potea l’Infante Don Filippo tentare il paifaggio in Lombardia. Fermaronfi gli Auftriaci in Novi fino al principio di Luglio, quando il Duca di Modena unito al General Gages marciò a quella volta con tutte le forze dell’olle Napolifpana, e gli obbligò a ritirarli a Rivalta, e nelle vicinanze di Tortona. Nello ileifo tempo anche l’infante coll’efercito Galhfpano, moffofi da Savona, e palfato l’Apennino, arrivò a Spigno, e pel Cairo venne ad impadronirli della Città d’Acqui nel Monferrato, con fare retrocedere i Savoiardi. Parimente con altro corpo di gente il Marefciallo di Maillebois calò per la Valle di Bormida: laonde fu obbligato il General Piemontefe Sinfan a ritirarli da Gareffio a Bagnafco , per coprire il Forte di Ce- va.