XL »Nota qui l’Annalirta folo folo, fenza autorità, fenza ragione, e » fenza fondamento , effere ftata la caufa primaria di querta feconda » venuta dell’ Imperadore in Italia, perchè o le leggi, o le confuetudi-» ni non permettevano, che Beatrice ejfendo donna , e vedova , pretendere »di comandare in . Tojca na , e perchè anche avendo figliuoli, appartene-»va all' Ìmperadore a darne /’ inveflitura al macchio. Altrettanto non » ebbe occaiìone di dire, nèquindo Matilde ifposò Gottifredo il gob-»bo, e riunì la Lorena a’ fuoi Stati nè quando l’anno 1076. rimafta »vedova e fola , reftò padrona de’ fuoi Stati; benché racconti, che » Arrigo IV. inveiti Corrado fuo figliuolo della Lorena , e diede la Mar-» ca d’Anverfa ai cugino del defonto Gottifredo. Ma forfè avrà a-» vuto memoria di ciò, che afferì l’anno 952. del diritto pretejodcì » Redi Germania fopra l'Italia, nato in tempo d’Ottone II. perchè » infìeme colla morte di Gottifredo cominciò l’afpra guerra tra il Sa-» cerdozio, e l’imperio ,-ed Arrigo IV. non folo non ebbe mai dirit-» to in Italia, finché l’anno 1106. morì fcomunicato: ma invitò le » Città d’Italia a metteriì in libertà , come fecero a poco a poco. » Del relto la Conteffa Matilde , che fece perpetua guerra con que-» ilo Arrigo , e perdette , e riacquiftò i fuoi Stati prima di morire, fe-» ce e rifece la fua piena Donazione alla S. Sede , la quale non »ebbe effetto, perchè Arrigo V. la invafe, come iì diffe a fuo » luogo. » Tal Donazione effere itata di tutto il fuo patrimonio, continenti » Città, Cartelli, e altro , lo diffe F Oitienfe, riducendolo alle due » Provincie Liguria, e Tofcana, cioè dentro a quei Termini , a cui il » itendeva il di lei dominio. Allodium lo chiama Onorio II. nell’in* » vefìitura, che ne diede al Duca Alberto l’anno 1128. e Allodium » parimente lo appella Innocenzo II. invertendone l’ann. 1133. l’Im-» peradore Lottano II. ( Giornal. iy46. pag. 3jy. ) : e iìccome Al-» lodium fi definifce da Gronovio ( R. Grot. z. y. zo. ) proprium » cujuscumque liberi hominis patrimomum: oppojltum feudo quod benefi-» do alterius obtinetur : quindi è che non bafta prender norma dalle con-» fuerudini , e dal Jus feudale pofteriore di molto a quei tempi. Reg-» gio, e Modena abbiam vifto, che furon donate da Ottone I. in ri-» compenfa ad Attone, o Adalberto bifavolo della Conteffa . Degli al-» tri Stati di effa, non è tanto chiaro il diritto primario. Chiaro è bensì, » che le invertirure date da’due Pontefici a sì gran Principi non erano di » poderi, e piccioli luoghetti. Ed è altresì chiaro, che la fteiliilima deno-»mmazione ha ne’documenti innegabili il Ducato Romano, che conte-» neva Roma, e tante altre Città; e l’Allodio della Conteffa. Eberardo » Vefcovo di Bamberga nella fua lettera all’ Arcivefcovo di Salisburgo, fopra