Annali d* Italia. ti incomodi la fanità del Gran Duca Giovanni Ga/lone de’ Medici. Porta tale vicendevole difpolmone d’animi, non riufcì difficile lo Uri-gnere l’accordo. Fu eflo ilipulato in Vienna nel dì 30. d’Aprile, e 1* ìmpenfata Tua pubblicazione forprefe ognuno: tanta era Hata la fegre-tezza del Trattato. JLa foftanza principale di quegli Articoli confi-fteva nella Rinunzia fatta da Celare a tutti i fuoi diritti i’ulla Corona di Spagna, con ritenerne il foio Titolo, fua vita durante, e a fta-bilire, ch’effa Corona non s’aveffe mai ad unire con quella di Francia. All’incontro anche il Re Cattolico Filippo V. rinunziava in favore dell’Auguila Cafa d’Auftria tutte le fue ragioni fopra Napoli, Sicilia, Stato di Milano, e Fiandra, ficcome anche annullava il patto della reverfione pel Regno di Sicilia. Un altro importantiflimo punto ancora fi vide aiTodato. Nel dì fei di Dicembre dell’Anno precedente avea l’Imperador Carlo VI. formata e pubblicata una Prammatica Sanzione, per cui in difetto di mafchi era chiamata all’intera Suc-ceffione di tutti i fuoi Regni e Stati Y A rcj due beffa Maria Terefa fua Primogenita con vincolo di FideicommiiTo e Maggiorafco: Decreto, che venne poi accettato e confermato da tutti i Tribunali de’fuoi do-minj. Ora anche il Re Cattolico accettò la lleffa Prammatica Sanzione, obbligandoli d’eiTerne garante e difenfore. Finalmente fra le parti fu accordato, che venendo a mancare la Linea Mafcolina del Gran Duca di Tofcana, e del Duca di Parma e di Piacenza, fi devolvereb-bono i loro Stati colla qualità di Feudi Imperiali all’infante Don Car- lo Primogenito della Regina di Spagna Elifabetta Farmfe, reftando il Porto di Livorno libero Tempre, come fi trovava in quelli tempi. Seguì parimente una Lega, e un Trattato di commerzio fra i fuddetti Sovrani. Nel dì lette di Giugno di quell’Anno con altri Atti fu confermata la fuddetta Concordia, accolta precedentemente con ifdegno da chi ne era rimafto efclufo; e maflimamente, perchè Celare fi obbligò di non opporfi in calo che la Spagna tentaffe di ricuperar colla forza Minorica e Gibilterra. Que’Nobili Spagnuoli, che aveano feguita-to l’Augullo Carlo in Germania, e in vigore di quella Pace fe ne tornarono in Ifpagna a godere i lor beni liberati dall’unghie del Fifco, trovarono pregiudiciale la mutazion del Clima; perchè infermatili in men d’un anno celiarono di vivere. Nella Primavera dell’Anno prefente diede la Corte di Francia non poco da dilcorrere a i Politici. Un’infermità fopragiunta al giovane Re Luigi XV. in grande appreniione ed affanno avea tenuto tutti i fud-diti fuoi, amantiifimi fopra gli altri Popoli de i loro Monarchi. Perfettamente lì riebbe la Maeilà fua; ma quello pericolo fece conofcere al