Anno MDCCXXXVI. 105 il Ferrarefe , Bolognefe, e la Romagna. Ma non per quello mai iì vedeva data l’ultima mano alla Pace per le differenti pretenfioni de’ Principi. 11 Re dì Sardegna oltre al Novarefe e Tortonefe , elìgeva cinquantafette Feudi nelle Langhe. Nel Mefe d’Agoilo venne la com-miflìone di Soddisfarlo, il che fece Sciogliere l’incanto; perciocché nel dì 16. d’effo Mefe i Gallo-Sardi rilafciarono a gl’imperiali il poiTeffo di Cremona , enei dì 28. quello di Pizzighettone. Nel dì fette di Settembre entrati che furono due Reggimenti Cefarei nella Città di Milano , finalmente da quel Cartello fi ritirò la guernigion Fran-zefe e Piemontefe, lafciandolo in potere d’efli Imperiali. Già erano Ilari confegnati i Forti di Lecco, Trezzo, e Fuentes, e Lodi. Pofcia nel dì nove entrarono gli Alemanni nelle Fortezze d’Arona e Domo-dofcela, e finalmente nel dì undici in Pavia : con che reilò evacuato tutto lo Stato di Milano dalle truppe Gallo-Sarde. Videfi anche libero lo Stato della Chiefa dalle milizie Alemanne. Ma per conto della Tofcana, benché gran parte de gli Spagnuoli foiTe marciata a Levante e Ponente , pure niuna apparenza v’era , che il Duca di Montemar voleiTe dimettere Pifa e Livorno . Sulla fpetanza d’entrare in quelle Città, o per far paura a gli Spagnuoli, inviò il Generale Kevenhuller un corpo di truppe Cefaree in Lunigiana, e fui Lucchefe. Ad altro quello non fervi, che ad aggravar quelle contrade, ed accollandoli il verno , fu egli anche obbligato a richiamarle in Lombardia, fenza aver meffo il piede in Tofcana. Duravano tuttavia le difcrepanze della Corte di Vienna col Re delle due Sicilie , ed anche col Re Cattolico; perciocché avea ben l’Imperadore inviata la fua libera ceifione de i Regni di Napoli e Sicilia; ma il Reale Infante nella ceffion fua della Tofcana, Parma, e Piacenza voleva rifer-barfi tutti gli Allodiali della Cafa Medicea e Farnefe. Similmente pretendeva il Re Cattolico, che venendo a mancare in Tofcana la Linea Mafcolina del Duca di Lorena, doveilero quegli Stati pervenire alla Spagna : laddove effo Duca intendeva di ottenerli liberi, e fenza vincolo alcuno, come erano gli Stati di Lorena, da lui ceduti alla Francia. Per cagione di quelli nodi arrivò il fine di Dicembre , fenza che foflero ammeiTe nelle Piazze della Tofcana l’armi Cefaree. Riufcì anche failidiofo al Pontefice Clemente Xll. 1’Anno prefente. La fanta Sede , tanto venerata in addietro, e rifpettata da tuttii Principi Cattolici, provò un diverfo trattamento ne’tempi correnti, perchè pareano congiuratele Potenze a far da Padrone ne gli Stati della Chieda, fenza il dovuto riguardo alla fublime Dignità e Sovranità Pontifica. Già s’è veduto quanti malanni fofferiffero fenza alcun loro demerito