4-i 6 CONCLUSIONE. QUi’mia intenzione era di deporre la penna; e l’avrei fatto,fe i configli di più d’uno non m’aveiTero fpinto a moftrarmi intefo di quanto ha fcritto un moderno Giornalifta Anonimo contra di queiK Annali, cioè contro di me , con una Cenfura , la quale può dubitarfi , fe convenga ad onefto Scrittore. Certamente tanti e tanti , che han letto le adirate fue parole fenza leggere effi Annali, abbifognano di qualche lume , per non eiTere condotti ad un fini-ilro giudizio da sì appaiìionato Scrittore. Mi vuol egli dunque procedere quafi per troppo parziale de gli antichi Imperadori. Mafap-pia , eh’ io non ho mai penl'ato a farmi punto di merito uè con gli antichi nè co’moderni Auguili. 11 folo amore della Verità, o di quanto io credo Verità, quello è, che guida la mia penna ; e laVe-rità non può già chiamarfi Guelfa o Ghibellina . Ho io trovato in troppe Storie, che ne gli antichi Secoli non fi potea confecrare l’e-letto Papa fenza il confenfo de gl’Imperadori. Avrebbe defideratoil Cenfore, che io non aveffi toccato quella particolarità, o pur Favelli chiamata iniquità ed ufurpazione. Ho io dato nome d’ Ufo od Jbufo a quel rito, durato per più Secoli, nè a me tocca dirne di più . Lo fteiTo San Gregorio il Grande fe ne fervi, per fottrarfi al Pontificato ; tant* altri fommi Pontefici furono lontani dal difappro-varlo ; e in un Concilio, tenuto da uno de gli ftefli Papi, queft’ ufo fu appellato Rito Canonico . Doveva il Giornalifta oiì'ervare , eh’ io lodai* la libertà da più Secoli in qua goduta per l’elezione e confecra-zionde’Papi, e conofcere , eh’io non ho men di lui Zelo, per la libertà e per l’onore del Pontificato ; ma aver egli ben poca grazia in volere, ch’io affolutamente condanni quello, che i Papi fteffiuna volta non difapprovavano . Scaldasi poi forte effo Anonimo, perchè io dopo il Pagi ed altri Scrittori abbia moilrato , che gl’Imperadori Carolini e i lor Suc-ceiTori per lungo tempo confermarono l’alto Dominio fopra Roma ed altri Stati della Chiefa Romana , non volendo eifere da meno de’ precedenti Greci Imperadori; Che il Prefetto pofto in Roma da effi Augufti vi durò fino a’tempi di Papa Innocenzo Ill^Che la Romagna , benché donata da Pippino alla Chiefa fuddetta, e da lei ficmoreggiata per molto tempo , fu poi poifeduta da i Re d’Italia ed Imperadori fino a Papa Niccolò III. che la ricuperò . Al Cenfore fud-detto ben conviene il provare , fe può, che non fuiTxftano sì fatte opinioni. Ma s’io non ho tali cofe allenta di mio capriccio, an-