Anno MDCCXXXVIl. >,> durre qualche incendio. Cioè Carlo Re di Napoli e di Sicilia prefe lo icorruccio per la morte d’effo Gran Duca, ed inlìeme il titolo di Ereditario de gli Allodiali della Cala de’Medici, lìccome Principe già adottato dalla medeiìma per Figlio ; ed altrettanto fece anche il Cattolico Re Filippo V. fuo Padre. A tal pretenfione non s’ era trovato finora ripiego. Furono fatte per quello Proteile giuridiche tanto in Firenze, che in Roma. Alla vedova Elettrice fu elìbito molto di autorità nel Governo, premendo al novello Gran Duca tener fi amica quella Principefl'a, Donna tanto ricca, e di mirabil talento e Saviezza. Ma fe ne fcusò ella per cagion della fua avanzata età. Ebbe compimento in quell’ Anno il Maritaggio di Carlo Emmanue-le Re di Sardegna colla Principefl'a Elifabetta Tereja. Sorella del fud-detto Duca di Lorena. La funzione fu fatta in Luneville, dove il Principe di Carignano foilenne le veci del Re : dopo di che fi mife in viaggio ella novella Regina alla volta della Savoia. Nell’ultimo giorno di Marzo pervenne ella a Ponte Beauvoifin su i confini, ed eflendofi già portato colà il Re con tutta la Corte, e con accompagnamento magnifico di Guardie e milizie, fu ad incontrarla, cond-ucendola poi a Sciam-bery, dove prefero per una fettimana ripofo. Nella fera del dì zi. d’ Aprile fecero i Reali Spofi il magnifico loro ingreflo in Torino fra la gran folla de’ fudditi e foreilieri, accorfi a quelle felle, e fra l’ale della fanteria e cavalleria, mentre intanto le artiglierie facevano un incettante plaufo alle loro Maellà. Non quella fola fera fi videro illuminate le ilrade di Torino, ma anche nelle feguenti; nè mancarono fuochi artifiziati, ed altri funtuofi divertimenti in sì lieta congiuntura. Pattava in quelli tempi non lieve difputa fra etto Re di Sardegna, e la Corte di Vienna, giacché egli pretendeva la Terra di Serravalle per diflretto di Tortona: laddove i Cefarei la teneano per dominio fiaccato dà quella Città. Continuavano intanto i maneggi della facra Corte di Roma con quella di Madrid, Portogallo, Napoli, e Savoia per le controverfie vertenti con ette. Rallegroffi dipoi quella gran Città al vedere nel Marzo di quell’Anno ritornati colà i Cardinali Acquaviva e BeLiuga con indizio di fperata riconciliazione. Per trattarne venne a Roma, cerne Mediatore, il Cardinale Spinelli ‘Arcivefcovo idi Napoli, perfonaggio di gran credito e di obbliganti maniere; e vi comparve ancora Monfìgnor Galliani Gran Limofiniere del Re delle due Sicilie, per efporre le pretenfioni di quel Monarca. Finalmente nel dì *7. di Settembre fi vide qualche apparenza di aggiuilamento fra ia fanta Sede e i Re di Spagna e di Napoli; il che recò incredibil consolazione a Roma: quantunque in quelli ultimi tempi non iuccedefle O 2 mai