2 Annali d’ Italia; 10 11. nè doverli attendere le Rinunzie Suddette, non potendo le Madri privar del loro Gius i Figliuoli: pretenfione, che llrana Cembro a molti, non potendoli più fidare in avvenire d’atti fomiglianti, e re-ilando con ciò illuforj i patti e i Giuramenti. Ma non s’è forfè mai veduto, che le Carte decidano le liti de5Principi, fe non allorché loro mancano forze ed armi, per foftenere le pretenfioni fue, giufte o ingiulle che fieno? Però ad altro non fi pensò, che a far guerra, come già ognun prevedeva; e la prima fcena di quella terribil Tragedia toccò alla povera Lombardia. Per gli ufizj della Corte Cefarea era già fiato appoggiato il Governo della Fiandra a MaJJìmiliano Elettor dì Baviera , fulia fperanza di trovare in lui un buon appoggio nelle imminenti contingenze. Fece 11 tempo vedere, ch’egli più penfava a foilener le ragioni del Figlio fuo, che le altrui; e rapitogli poi dalla morte quello fuo germe, crebbero Tempre più le amarezze fue contro la Corte di Vienna, la quale non ebbe maniera di torgli quel Governo, perchè più numerofe e-rano le di lui milizie in Fiandra, che le Spagnuole. Mifero follo i Fran-zefi un amichevole affeclio a quello Principe, e con obbligarli di pagargli annualmente gran fomma di danaro, e con promelfe di dilatare i fuoi dominj in Germania, il trafilerò nel loro partito; e fi convenne, che movendoli 1’ armi, egli farebbe de’primi in Baviera a far delle conquide. Ciò fatto, ebbero maniera le truppe Franzefi di entrar quetamen-te nelle Piazze di Fiandra, ove gli Ollandefi tenevano guernigione, con licenziarne le loro truppe. Rivolfe nello ileffo tempo il Gabinetto di Francia le fue batterie a Vittorio Amedeo Duca di Savoia per guadagnarlo. Ben conofcev3 quello avveduto Principe, che caduto Io Stato di Milano in mano della Reai Cafa di Borbone, rellava«no gli Stati fuoi in ceppi, ed elpolli a troppi pericoli per l’unione o fratellanza delle due Monarchie. Ma licuro dall*una parte, che non gli farebbe accordata la neutralità, e dall’altra, che ricalcitrando verrebbe egli ad effere la prima vittima del furore Franzefe, giacché il Re Cri-iiianiiììmo s’era potentemente armato, e l’Augulto Leopoldo avea trovato all’incontro affai fmilze le fue truppe, e troppo tardi farebbero giunti in Iralia i fuoi foccorfi : però con volto tutto contento contraf-fe alleanza colle Corone di Francia e Spagna; e fi convenne, che il Re Cattolico Fdippo V. prenderebbe in moglie la Principelìa Maria Lodovica Gabriella fua fecondogenita ; ch’egli farebbe Generali Ili mo dell’armi Gallispane in Italia; fomminiilrerebbe otto mila fanti, e due mila e cinquecento cavalli; e ne riceverebbe pel mantimento ninfalmente cinquanta mila feudi, oltre ad uno ffraordinario aiuto di colla per me iter-