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Annali d’ Italia:
  Fin l’Anno precedente avea Rinaldo d’E(le Duca di Modena ottenuta in ifpofa del Principe Francefco fuo Primogenito Madamigella di Valois Carlotta Aglae Figlia di Filippo Duca d’Orleans, Ruggente di Francia . Sul principio di Dicembre fu pubblicato nella Reai Corte di Verfaglies quello Matrimonio, dopo di che fe ne proccurò la dif-penfa dal fommo Pontefice. Scelto fu il di dodici di Feboraio del pre-fente Anno, giorno penultimo di Carnevale per effettuarlo. Solenmf-fima riufcì la funzione nella Reai Cappella, effendovi intervenuto il Re Luigi XV. con tutti i Principi e PrincipeiTe del Sangue, e colla più fiorita Nobiltà . A nome del Principe Ereditario di Modena fu ef-<a PrincipeiTa fpofata da L-utgi Duca di C/nartres fuo Fratello, oggidì Duca d’Orleans, colla benedizione del Cardinale di Roano . Siccome a quella Principeffa furono accordate le prerogative di Figlia di Francia^ nella di lei perfona concorreva il pregio d’eiTere nata da chi in quelli tempi era l’Arbitro del Regno: così onori ìnlìgni ricevette ella in tutto il fuo viaggio fino a Mariìlia, dove non trovò peranche fen-tore alcuno di Pelle. Fu condotta da una fquadra di Galee Franzefi , comandate dal gran Priore fuo Fratello, fino a San Pier d’ Arena. Non lafciò indietro la magnifica Repubblica di Genova dimoitrazione alcuna di ilima per onorar lei, e in lei il Reggente di Francia. Ricevette dipoi nel fuo pafiaggio per lo flato di Milano, ogni maggior finezza dal Conte Colloredo Governatore, Cavaliere dotato di fingolar gentilezza e probità, e per quelli di Piacenza e Parma dalla Corte Farnese . Fece finalmente eiTa Principeffa nel dì 20. di Giugno la fua fo-lenne entrata in Modena con grandiofa folennità, e per più giorni fi continuarono i foliazzi e le felle tanto qui, che in Reggio. Nel Gennaio dell’Anno prefente pafsò il Cardinale Alberoni perla Linguadoca e Provenza alla volta del Genovefato; e fu detto, ch’egli irritato dall’afpro trattamento a lui fatto nel fuo viaggio, inviaffe una Lettera al Duca d Orleans Reggente, in. cui fi offeriva di fom mini Arargli i mezzi per perdere interamente, e in poco tempo, la Spagna; e che
il	Reggente inviaffe quello loglio al Re Cattolico. Veriiitinimente inventata fu una tal voce da chi gli volea poco bene : che di quella mer-catanzia abbonda il Mondo, maffimamente in tempo di difcordie e di guerra. Andò egli a prendere ripofo in Sellri di Levante, e mentre che ognun fi credea aver da effere Roma il termine de’fuoi paffi, a lui fu prefentata una Lettera del Cardinal Paolucci Segretario di Stato , in cui gli veniva vietato di farfi confecrare Vefcovo di Malega, benché ne avefie ricevute le Bolle , e fulTeguentemente giunfe altro ordine, che non ofaffe mettere il piè nello Stato Eccleiiailico .
Era